«Oggi il voto per la Consulta e i 5 Stelle scelgono sul web
Il Movimento 5 Stelle oggi voterà i suoi 3 candidati alla Consulta Franco Modugno, Silvia Niccolai e Felice Besostri. Ma il Movimento ha anche inviato tre giorni fa una lettera al segretari del Pd Renzi per chiedere una rosa di nomi da sottoporre alla Rete. Il desiderio sarebbe quello di seguire il metodo Sciarra usato già per sbloccare l’impasse nelle votazioni su Corte costituzionale e Csm. Da Renzi non sarebbe arrivata nessuna risposta. Oggi alle 15 il Parlamento in seduta comune vota per l’elezione di due giudici. Per il primo è il ventiduesimo scrutini (maggioranza: i 3/5 dei componenti), mentre per il secondo è i primo scrutinio (maggioranza: i 2/3).  (Corriere della Sera)

 

Oggi votazione alla Camera. La mossa dei grillini: una lettera al premier coi nomi per la Consulta

A partire da oggi alle 15 ricominceranno alla Camera le operazioni di voto per eleggere due dei cinque giudici costituzionali di nomina parlamentare. Per uno dei due scranni si tratta della ventiduesima votazione. Per l’altro sarà l’esordio, dato che il nome da rimpiazzare è quello di Sergio Mattarella, che nel frattempo è diventato presidente della Repubblica. In una lettera indirizzata a Matteo Renzi i Cinquestelle hanno proposto una lista di tre nomi sui quali aspettano un cenno da parte del Pd. Sono quelli di Franco Modugno, Silvia Niccolai e Felice Besostri. In cambio chiedono di rendere pubblico «un nome o una rosa di nomi» sulla scorta di quanto accaduto per l’elezione di Silvana Sciarra, candidata del Pd, eletta con i voti decisivi del M5S che in cambio ha visto arrivare Alessio Zaccaria al Csm. Questo per arrivare «all’elezione dei giudici con la più ampia maggioranza fin dalla prima votazione, nel rispetto dello spirito della Costituzione, evitando la paralisi dei la-vori di entrambe le Camere per votazioni inutili» Al momento da Palazzo Chigi non è stata fatta filtrare nessuna preferenza e per oggi pomeriggio i dem sono orientati a votare scheda bianca. «Non siamo noi a dover cercare una mediazione, semmai sono loro a doverla accettare», s’è lasciato sfuggire ieri in Transatlantico un deputato Pd di rito renziano ortodosso. Ma la sensazione è che l’accordo, seppure non alla prima votazione, sia comunque a portata di mano. L’idea, spiegano dal vertice M5S, è di arrivarci prima della terza, in modo da portare a casa un risultato già nelle prossime settimane. Il motivo per il quale i Cinquestelle chiedono con forza a Renzi di fare pubblicamente i nomi, o più probabilmente un nome singolo, è legato alla necessità di poterlo mettere ai voti degli attivisti sul blog di Grillo. La procedura sembra meno complicata della volta scorsa, quando nella mediazione c’era anche Forza Italia che aveva sponsorizzato per settimane il nome di Donato Bruno prima di virare su Alessandra Sandulli, che però aveva ritirato la candidatura, lasciando il partito di Berlusconi senza un candidato e aprendo la porta all’accordo Pd-M5S. Stavolta invece si profila un accordo a due, dato che la forza parlamentare di entrambi gli schieramenti è sufficiente, insieme, a superare il quorum dei tre quinti.  Francesco Maesano (La Stampa)

 

NOMINE Il M5S a Renzi: ecco i nostri nomi per la Consulta

Franco Modugno professore emerito di diritto costituzionale all’università “La Sapienza” di Roma; Silvia Niccolai, docente ordinario di diritto costituzionale, all’università di Cagliari e Felice Besostri, avvocato cassazionista presso il Foro di Milano: sono i nomi che il M5s propone per l’elezione dei nuovi giudici della Corte costituzionale che indicano in una lettera a Matteo Renzi. «Vi sottoponiamo oggi la nostra rosa di candidati e vi chiediamo di fare lo stesso, ben disposti a confrontarci sui nomi da voi proposti» scrive il M5s.«In occasione della prima votazione dello scorso giugno il M5s ha già messo a disposizione di tutte le forze politiche una rosa di nomi e chiesto loro di fare altrettanto», ricordano nella lettera i capigruppo Fabiana Dadone e Andrea Cioffi sottolineando come «il metodo della trasparenza e della condivisione si è dimostrato più efficace e più rapido delle vecchie logiche spartitorie dei partiti». (Il Sole 24Ore)

 

M5s propone al Pd tre nomi per la Consulta

IL MSS in vista della prima votazione prevista oggi pomeriggio in Parlamento per l’elezione dei due nuovi giudici della Corte Costituzionale ha inviato tre giorni fa a firma dei capigruppo di Camera e Senato una lettera al premier Matteo Renzi per chiedere al Partito democratico una rosa di candidati da proporre al vaglio della Rete. Nella missiva (inviata anche a tutti i capigruppo dei vari partiti) i grillini comunicano i loro tre nomi: Franco Modugno e Silvia Niccolai, professori di Diritto costituzionale, e Felice Besostri, avvocato cassazionista ed ex senatore. “In questo modo -sostengono – si arriverebbe all’elezione dei giudici con la più ampia maggioranza e nel rispetto dello spirito della Costituzione”. I Cinque Stelle vorrebbero replicare lo stesso metodo condiviso che lo scorso novembre ha portato a convergere sull’elezione alla Consulta di Silvana  Sciarra. (Il Fatto Quotidiano)

 

DA OGGI LE SEDUTE COMUNI DELLE CAMERE
Consulta, offerta del M5S al Pd “Votiamo insieme i due giudici”

I 5 Stelle propongono al Pd un accordo sull’elezione dei prossimi giudici della  agi il Parlamento si riunirà in seduta comune per votare i candidati ai due posti rimasti vacanti alla Consulta, ma è probabile che le prime sedute siano ancora una volta delle fumate nere. I capigruppo M5S hanno quindi scritto una lettera in cui ricordano al Pd i nomi scelti a giugno: Franco Modugno (professore emerito di Diritto costituzionale alla Sapienza), Silvia Niccolai (Università di Cagliari) e Felice Besostri (avvocato cassazionista al Foro di Milano). E in cui chiedono nomi pubblici da votare sul blog, com’è avvenuto nel caso di Si/vana Sciatta, eletta alla Corte da grillini e dem insieme. L’idea è arrivare a un accordo che faccia passare un nome del Pd e uno del Movimento. Ma è un’intesa da chiudere: molto dipenderà dal nome messo in campo da Renzi e dalla reazione del centrodestra, che resterebbe così fuori dalla partita. Al Nazareno circola da settimane il nome della presidente della Commissione Affari Costituzionali al Senato Anna Finocchiaro, che però secondo alcuni non avrebbe i requisiti necessari (a.cuz.)
(La Repubblica)

 

CONSULTA 3 nomi per i 5 stelle, Renzi non risponde

Oggi pomeriggio alle 15 le camere si riuniscono in seduta comune per l’elezione di due giudici della Corte costituzionale. Due, perché oltre al giudice che manca dall’anno scorso quando Forza Italia non riuscì a coprire il posto riservatogli dal Pd si è aggiunto Sergio Mattarella nel frattempo salito al Quirinale. Siamo sempre lì, a democratici e belusconiani che cercano un accordo a due e non lo trovano. Così oggi si ricomincia con la serie di sedute di attesa riempite dalle schede bianche. Servono tre scrutini a vuoto per abbassare il quorum (da 2/3 a 3/5 dei parlamentari). Solo il Movimento 5 stelle prende il passaggio sul serio, offrendo agli altri partiti e all’opinione pubblica una rosa di tre nomi scelti (ma da chi?) in base alle (ottime) competenze. Si tratta della costituzionalista Silvia Niccolai, dell’avvocato “anti Porcellum” Felice Besostri e del costituzionalista Franco Modugno.» Siamo ben disposti a confrontarci sui nomi da voi proposti», scrivono i grillini a Renzi. Che non risponde. (Il Manifesto)