La prima edizione del Comunicato allegato era stato inviato a due liste cui appartengo NO Grazie e Lista Menapace e a una serie di amici, compagni, interlocutori vari, che ora cerco di raggiungere con un solo messaggio, anche se appartengono a mondi diversi, forse eterogenei. Ma se si auspica una sinistra larga e plurale ci devono essere comportamenti conseguenti.

Ad alcune osservazioni/critiche avevo iniziato a rispondere personalmente e pertanto ci saranno ripetizioni.

Ci sono state anche incomprensioni del mio testo specialmente negli accenni al M5S. Mi assumo la responsabilità delle incomprensioni, anche se non si deve mai dimenticare che Lichtenstein diceva che la scrittura è uno specchio, che riflette l’immagine di chi legge e quindi nelle incomprensioni c’è anche un apporto soggettivo di cose attese o temute.
In particolare molto conflittuale è il rapporto con il M5S, che è il diavolo o una speranza. Per molti è incomprensibile il successo di un movimento senza rigore ideologico, con strutture organizzative fragili o improvvisate, quando non è percepito come eterodiretto da forze oscure attraverso la Casaleggio ed associati o addirittura il nemico principale, perché il vero precursore del fascismo.

Tot capita, tot sententae, ma lo stupefacente è che a volte nella stessa persona convive questa diffidenza atavica, con un’apertura di credito al PD e persino agli alleati di centro del PD. Non si vuole buttare a mare il centro-sinistra o comunque non essendo possibile una vittoria delle sinistre unite giocoforza si deve avere interlocutori al centro. Ritengo che sempre ci debba essere un approccio razionale e realistico. Se la sinistra non può vincere da sola, ma in Scandinavia è stato possibile per molti decenni, si devono individuare interlocutori. Quando ho accennato al M5S tenevo conto degli schieramenti dell’ultima battagia politica, quella referendaria del 4 dicembre.

Il M5S è stato coerentemente per il NO e in vista del giudizio sulla costituzionalità dell’Italikum non posso dimenticare che qualche decina di parlamentari M5S, come del resto di SEL/SI e una deputata centrista Adriana Galgano, già di Scelta Civica e ora di Civici e Innovatori hanno sottoscritto i ricorsi senza eccezioni o riserve. Nessun parlamentare firmatario dei ricorsi ha votato a favore dell’Italikum e della revisione costituzionale e ha aderito a ricorsi redatti autonomamente dagli avvocati antitalikum che comportano, se accolti dalla Corte Costituzionale, una legge elettorale rigosamente proporzionale con una soglia di accesso del 3% o nessuna soglia di accesso.
L’unico ddl in materia elettorale presentato dai M5S, il democratellum, è proporzionale con collegi piccoli, quindi con soglie implicite, con voto di preferenza con panachage (possibilità di votare candidati in liste diverse) e possibilità di voto negativo contro tutti. A mio avviso vanno tenuti distinti due problemi anche se contestuali e urgenti:

1) Il futuro del Comitato x il NO a livello nazionale, regionale e locale

2) il futuro della sinistra.

Il problema (1) non pregiudica il (2) anzi potrebbe favorirlo, mentre il problema (2) non deve pregiudicare il carattere largo e plurale del problema (1).

Per cenni:
a) Le primarie farlocche sono quelle Renzi-Boldrini, con la presidente che dovrebbe rappresentare la sinistra in un rinnovato centro-sinistra. Le primarie non sono da rifiutare, ma dovrebbero essere limitate alla scelta dei candidati parlamentari non il Presidente del Consiglio, almeno finché resta l’attuale Costituzione con forma di Governo parlamentare;

b) il centro-sinistra farlocco è quel centrosinistra con un centro forte e una sinistra debole, in altre parole un CENTROsinistra. Un centro-sinistra serio deve prevedere una sinistra consistente almeno a due cifre, meglio se la prima cifra è un 2. La sinistra non deve essere un complemento del PD e subordinata allo stesso, ma una sinistra autonoma e forza riformatrice radicale ed intransigente, con un programma alternativo a quello dell’attuale maggioranza, realistico e convincente: un programma di governo non essere una formazione identitaria;

c) La prima esigenza è quella di far convergere chi si propone di dare attuazione alla Costituzione, dopo il successo della sua difesa. Su questo si fanno intese e si programmano iniziative senza pregiudiziali che non siano la chiarezza degli obiettivi, senza esclusioni a priori. Per anticipare un problema oltre che dare attuazione alla Costituzione è punto prioritario la modificazione dell’art. 81 cost. L’attuale Costituzione, che ha tra i suoi principi fondamentali l’art. 5 e che stabilisce all’art. 114 Cost. che la Repubblica è costitruita da comuni, province, città metropolitane e regioni, indica uno forma di stato delle autonomie, quindi con un sistema parlamentare bicamerale, anche se non necessariamente paritario;

d) Il M5S ha la pretesa di governare da solo. Con un sistema elettorale proporzionale se ha la maggioranza ne ha il diritto. Se non ha la maggioranza assoluta ma è la maggioranza relativa è un problema della sinistra decidere se, come e per quali obiettivi appoggiare un governo di minoranza del M5S.

Se il M5S non è maggioranza relativa è un problema del M5S decidere se favorire la destra, il centro o la sinistra.

Felice C. Besostri