«Concordo con l’analisi del compagno *Astengo, però bisogna chiarire meglio come organizzare un’opposizione sistemica e con quale finalità. Sono convinto anch’io che le modifiche al sistema elettorale a cominciare dall’elezione diretta dei sindaci abbia ridotto gli spazi democratici, come la scomparsa dei “partiti”. Sono anche a favore ad una forma di finanziamento pubblico delle campagne elettorali, non quella che c’era e che è in via di esaurimento. Soltanto parlare di queste cose significa uscire dal coro e avere contro l’uomo della strada ed anche uno dei pezzi più consistenti numericamente dell’opposizione parlamentare, il M5S. Si associa la parola d’ordine dell’opposizione ad una proposta minoritaria di testimonianza. Se la questione democratica è quella prioritaria e centrale. Di questo sono convinto altrimenti non avrei intrapreso una serie di battaglie di legalità a cominciare dall’opposizione ai referendum Guzzetta [grazie alla quale abbiamo avuto le 2 sentenze n. 15 e 16 del 2008 della Consulta , base della n. 1/2014] e associandomi poi all’azione dell’avv. Aldo Bozzi (a proposito proponiamo il suo nome per la Presidenza della Repubblica). Ho poi dato impulso alle impugnazioni delle leggi elettorali regionali, che sono peggio del Porcellum e infine alla legge per il parlamento europeo. Un’esperienza entusiasmante personalmente ma politicamente fallita. Se si pensa che la prima opposizione ai referendum Guzzetta era stata motivata dal rifiuto di un premio di maggioranza alla lista invece che alla coalizione a essa siamo tornati 7 anni dopo. L’annullamento del Porcellum (che almeno si scriveva con la “c”) ha prodotto l’Italikum, che è peggio. Ma il colpo finale è stato constatare che le elezioni di secondo grado di province e città metropolitane hanno lascito indifferenti tutte le opposizioni parlamentari ed extraparlamentari, che spesso hanno partecipato agli accordi partitocratici. Orbene se la questione democratica è la PRINCIPALE e PRIORITARIA bisogna avere una proposta non di opposizione ma di alternativa. Bisogna avere ben chiaro che si devono proporre politiche che almeno potenzialmente devono diventare maggioranza e, ANCHE SE NON SUBITO, non in tempi biblici. Se questa proposta non l’abbiamo, riunire i migliori con le migliori intenzioni non inciderà sui processi politici. Ci sono stati successi improvvisi dal M5S ed ora di Salvini e soprattutto l’irresistibile ascesa di Arturo Matteo Renzi e quasi un ventennio Berlusconiano. Degenerazioni della politica come dovrebbe essere intesa da una sinistra portatrice di un’alternativa sistemica, che si spiegano con il controllo dei media, ma anche dal messaggio. Ci sono le risposte ai vostri problemi ed io/noi le ho/abbiamo. Se non c’è democrazia non c’è possibilità di portare al potere i rappresentanti delle ansie, bisogni e anche sogno della maggioranza del popolo. Ma come possiamo convincere questa MAGGIORANZA CON GLI ESEMPI QUOTIDIANI DI QUESTA CLASSE POLITICA, CHE IN QUELLA REGIONALE HA FORSE ESPRESSO IL PEGGIO E CHE SARA’ PREMIATA CON LA RIFORMA DEL SENATO INSIEME AI SINDACI ELETTI DIRETTAMENTE PURCHE’ NON SI FACCIANO ELEGGERE DIRETTAMENTE COME SINDACI METROPOLITANI. E’ difficile ma si può, basta non dire Yes we Can e nemmeno Podemos o cercare un leader che venga dall’estero sia il Subcomandante Marcos, il Presidente Chavez o il personalmente degnissimo Tsipras, anche per non distrarlo con i problemi della sinistra italiana dal compito che lo aspetta in Grecia.

Felice Besostri

 

Link: Autoconvocati per l’opposizione

*IL MALE OSCURO DEL PAESE ITALIA di Franco Astengo