FELICE BESOSTRI, EX SENATORE DELL’ULIVO E OGGI CANDIDATO LEU A ROMANO PRODI:

“IL PROGETTO DELL’ULIVO E’ MORTO”

“COME SI FA A DIRE CHE IL ROSATELLUM
E’ UNA ‘SCIAGURA UMANA’ E CHIEDERE IL VOTO
DEI CITTADINI PER IL PARTITO CHE LO HA FATTO?”

Comunicato stampa
Roma,
31 gennaio 2018

Felice Besostri, già Senatore per i Ds – Ulivo  e Capogruppo in Commissione Affari Costituzionali nella 13^ legislatura (dal 1996 al 2001) e candidato alle prossime elezioni politiche per Liberi e Uguali, esprime stupore per le esternazioni di Romano Prodi circa la formazione guidata da Pietro Grasso.

“Il tempo passato dimostra purtroppo non soltanto che il progetto dell’Ulivo non ha dato i frutti sperati ma è anche morto” afferma Felice Besostri noto per i ricorsi Antitalikum e per le battaglie sulla costituzionalità delle leggi elettorali – “inoltre Romano Prodi non sembra in grado di indicare in maniera coerente e credibile un rinnovamento per il centrosinistra”.

“Da mesi critico ferocemente il Rosatellum, una pessima legge elettorale chiaramente incostituzionale, giunta dopo la bocciatura della Corte Costituzionale di un’altra legge elettorale l’Italicum” ricorda Besostri “A maggior ragione è del tutto incomprensibile chiedere il voto dei cittadini e schierarsi come ha fatto Prodi per la coalizione che ha a capo il Partito Democratico che ha voluto fortemente non una sola “sciagura umana” il Rosatellum, come lui stesso lo ha definito, ma una serie di sciagure, come le modifiche della Costituzione e l’Italicum, tutte sonoramente bocciate”.

E conclude Besostri “Non esiste un centrosinistra che non sia rispettoso della Costituzione e di sistemi elettorali fondati su partiti democratici come impone l’art. 49 della nostra Costituzione”.

“La mia candidatura per Liberi e Uguali è giunta all’indomani della firma del Presidente Grasso del Patto per la Costituzione e la Democrazia, che mi impegnerà a combattere nella prossima legislatura per una legge elettorale, la prima dopo tanti anni, in cui il voto libero, personale e uguale previsto dall’art. 48 della Costituzione venga finalmente garantito ai cittadini e alle cittadine italiane”.

 RICORSI SULLA LEGGE ELETTORALE:

In data 10 novembre è stato presentato il primo ricorso contro il Rosatellum al Tribunale di Trento. Sarà esaminato il Rosatellum in generale e in modo specifico le norme del Trentino Alto Adige.

Sono attualmente pendenti e in attesa di decisione i ricorsi nati contro l’Italicum dinanzi alla Corte d’appello di Milano e ai Tribunali di Trieste, Lecce, Venezia e Messina, e vista la abrogazione della legge (sentenza n. 35/2017) trasferiti sulla nuova legge elettorale.

Monica Pepe
Ufficio stampa