Sta per essere depositato presso il Tribunale di Bari il ricorso proposto da una decina di cittadini baresi contro la decisione del Governo di unificare la consultazione referendaria con l’elezione del nuovo Consiglio Regionale e di alcuni Consigli comunali della Puglia.

Si tratta di un’iniziativa giudiziaria che si collega alle altre già intraprese in diversi Tribunali, sedi di Distretto di Corte d’Appello, e che è assistita dal gruppo di Avvocati costituzionalisti, coordinati a livello nazionale dall’Avv. Felice Besostri e che a Bari vede impegnati gli Avvocati Proff. Nicola Colaianni e Luigi Volpe.

Tali iniziative hanno probabilità di successo, non solo se poggiano su ragioni di diritto inconfutabili (della qual cosa siamo certi), ma anche se sono inserite nell’ambito di una più vasta iniziativa politica che, puntando alla sensibilizzazione e mobilitazione dell’opinione pubblica, ne supporta le argomentazioni.

Pertanto, ci saremmo aspettati un cenno sul tale iniziativa giudiziaria nazionale all’interno del recente comunicato del CDC che invitava i Comitati locali a promuovere iniziative contro “l’election day”.

Purtroppo questo non è avvenuto. Prendiamo atto della giustificazione fornita dal Coordinatore nazionale. Ma è auspicabile porre rimedio quanto prima, anche perché incombe sugli organi di informazione una cappa di silenzio su queste iniziative giudiziarie che può essere rimossa solo da una forte pressione politica.

In particolare, la recente iniziativa del Governo, in attesa della promulgazione presidenziale del Decreto che fissa la data dell’election day, di chiedere al TAR Lazio un rinvio dell’udienza già fissata per il 20 luglio p.v. nel procedimento principale avviato contro la legge costituzionale, ci impegna tutti a denunciarne la pericolosità e la sostanziale lesione dei diritti dei cittadini elettori.

Bari, 16 luglio 2020

IL COMITATO DI DEMOCRAZIA COSTITUZIONALE DI BARI