ADN Kronos, lunedì 05 febbraio 2018
LOMBARDIA: BESOSTRI, REGIONALI A RISCHIO ANNULLAMENTO =
Presentata oggi istanza di atto di autotutela d’ufficio
Milano, 5 feb. (AdnKronos) – L’avvocato Felice Besostri, coordinatore
degli Avvocati Antitalikum e candidato a Milano per Liberi e Uguali ha
presentato oggi al prefetto di Milano, Luciana Lamorgese, un’istanza
di atto di autotutela d’ufficio per la revoca della indizione delle
“Elezioni del Consiglio Regionale e del Presidente della Regione
Lombardia del 4 marzo 2018. Adozione decreto di convocazione comizi
elettorali”.
Con l’istanza viene richiesto l’annullamento di un atto emesso da una
pubblica autorità: nelle motivazioni il fatto che, nel decreto di
indizione delle Elezioni regionali, non vi è alcun cenno al fatto che
la legge elettorale lombarda sia stata modificata con la legge
regionale 28 dicembre 2017, n. 38 “Modifiche alla legge regionale 31
ottobre 2012, n. 17 (Norme per l’elezione del Consiglio regionale e
del Presidente della Regione)”.
La conseguenza è l’inutilizzabilità delle firme raccolte nel rispetto
della legge 21 marzo 1990 n. 53, che all’art. 14.3 stabilisce come “le
sottoscrizioni e le relative autorizzazioni sono nulle se anteriori al
centoottantesimo giorno precedente il termine fissato per la
presentazione delle candidature”. (segue)
(Rex/AdnKronos)
ISSN 2465 – 1222
05-FEB-18 20:13
NNNN
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ADN Kronos, lunedì 05 febbraio 2018
LOMBARDIA: BESOSTRI, REGIONALI A RISCHIO ANNULLAMENTO (2) =
Maroni e Gori non hanno creduto nel referendum sull’autonomia
(AdnKronos) – La legge che autorizza transitoriamente i Prefetti a
convocare le elezioni regionali è del 2003: la Regione Lombardia,
quindi, avrebbe avuto l’occasione per far convocare le elezioni dal
proprio presidente con la riforma dello Statuto del 2008, se avesse
voluto seguire la via statutaria come la Liguria e il Piemonte o con
la legge elettorale regionale n.17 del 2012, seguendo invece l’esempio
dell’Emilia Romagna o del Veneto.
“Se Maroni e Gori avessero veramente creduto nel referendum
dell’autonomia non avrebbero lasciato la convocazione delle elezioni
al Prefetto -ha spiegato Besostri- Potevano farlo con la legge
regionale 38/2017, e risparmiare ai cittadini un referendum costoso e
inutile”.
Il diritto di votare in conformità alla Costituzione è stato affermato
da due sentenze della Corte Costituzionale la n. 1/2014 e la 35/2017
per quanto concerne il rinnovo del Parlamento, a tale principio non si
può sottrarre la Regione, perché l’Italia è una Repubblica democratica
costituita dallo Stato, dalle Regioni, dalle Province, Città
metropolitane e dai Comuni (art. 114 Cost.).
(Rex/AdnKronos)
ISSN 2465 – 1222
05-FEB-18 20:13
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ANSA Notiziario Nazionale, lunedì 05 febbraio 2018
Lombardia: istanza per revoca elezioni regionali
Lombardia: istanza per revoca elezioni regionali
Presentata a prefetto da candidato LeU Besostri
(ANSA) – ROMA, 5 FEB – L’avvocato Felice Besostri,
coordinatore degli avvocati anti Italicum e candidato a Milano
per Liberi e Uguali, ha presentato questa mattina alla Prefetto
di Milano Luciana Lamorgese una istanza di atto di autotutela
d’ufficio per la revoca della indizione delle elezioni regionali
in Lombardia. Con l’istanza in autotutela viene richiesto
l’annullamento di un atto emesso da una pubblica autorità con la
motivazione che nel decreto di indizione delle Elezioni
regionali non vi sia alcun cenno al fatto che la legge
elettorale lombarda è stata modificata con la legge regionale 28
dicembre 2017.(ANSA).
BOS
05-FEB-18 12:27 NNN
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ANSA Lombardia, lunedì 05 febbraio 2018
Lombardia: istanza per revoca elezioni regionali
Lombardia: istanza per revoca elezioni regionali
Presentata a prefetto da candidato LeU Besostri
(ANSA) – ROMA, 5 FEB – L’avvocato Felice Besostri,
coordinatore degli avvocati anti Italicum e candidato a Milano
per Liberi e Uguali, ha presentato questa mattina alla Prefetto
di Milano Luciana Lamorgese una istanza di atto di autotutela
d’ufficio per la revoca della indizione delle elezioni regionali
in Lombardia. Con l’istanza in autotutela viene richiesto
l’annullamento di un atto emesso da una pubblica autorità con la
motivazione che nel decreto di indizione delle Elezioni
regionali non vi sia alcun cenno al fatto che la legge
elettorale lombarda è stata modificata con la legge regionale 28
dicembre 2017.(ANSA).
BOS
05-FEB-18 12:27 NNN
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ANSA Notiziario Nazionale, lunedì 05 febbraio 2018
Lombardia: istanza per revoca elezioni regionali (2)
Lombardia: istanza per revoca elezioni regionali (2)
(ANSA) – ROMA, 5 FEB – La ragione centrale su cui poggia
l’istanza è che la legge regionale del 19 gennaio 2018 che
riduce il numero delle firme per la presentazione delle liste,
ed esenta dalla raccolta delle firme le liste “espressione delle
forze politiche corrispondenti ai gruppi, regolarmente
costituite”, è successiva alla pubblicazione del decreto
prefettizio di indizione delle elezioni, che è del 9 gennaio.
“Un fatto grave”, secondo Besostri. In sostanza “cambiare la
legge elettorale dopo la convocazione dei comizi” ha fatto sì
che “in corso di procedimento elettorale si sono alterate ad
opera dei gruppi presenti in Consiglio regionale le regole del
gioco, in violazione di una competizione paritaria ed onesta,
una pratica duramente censurata dalla Corte di Giustizia
europea” e “6 gruppi consiliari hanno cambiato nome e 2 nuovi si
sono costituiti per aggirare la disposizione di legge”.
Inoltre, la legge che autorizza transitoriamente i Prefetti a
convocare le elezioni regionali è del 2003 e secondo Besostri
“la Regione Lombardia avrebbe avuto l’occasione per far
convocare le elezioni dal proprio Presidente utilizzando la
riforma dello Statuto del 2008. Se Maroni e Gori avessero
veramente creduto nel referendum dell’autonomia non avrebbero
lasciato la convocazione delle elezioni al Prefetto” dichiara
l’avvocato Besostri. (ANSA).
BOS
05-FEB-18 13:36 NNN
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ANSA Lombardia, lunedì 05 febbraio 2018
Lombardia: istanza per revoca elezioni regionali (2)
Lombardia: istanza per revoca elezioni regionali (2)
(ANSA) – ROMA, 5 FEB – La ragione centrale su cui poggia
l’istanza è che la legge regionale del 19 gennaio 2018 che
riduce il numero delle firme per la presentazione delle liste,
ed esenta dalla raccolta delle firme le liste “espressione delle
forze politiche corrispondenti ai gruppi, regolarmente
costituite”, è successiva alla pubblicazione del decreto
prefettizio di indizione delle elezioni, che è del 9 gennaio.
“Un fatto grave”, secondo Besostri. In sostanza “cambiare la
legge elettorale dopo la convocazione dei comizi” ha fatto sì
che “in corso di procedimento elettorale si sono alterate ad
opera dei gruppi presenti in Consiglio regionale le regole del
gioco, in violazione di una competizione paritaria ed onesta,
una pratica duramente censurata dalla Corte di Giustizia
europea” e “6 gruppi consiliari hanno cambiato nome e 2 nuovi si
sono costituiti per aggirare la disposizione di legge”.
Inoltre, la legge che autorizza transitoriamente i Prefetti a
convocare le elezioni regionali è del 2003 e secondo Besostri
“la Regione Lombardia avrebbe avuto l’occasione per far
convocare le elezioni dal proprio Presidente utilizzando la
riforma dello Statuto del 2008. Se Maroni e Gori avessero
veramente creduto nel referendum dell’autonomia non avrebbero
lasciato la convocazione delle elezioni al Prefetto” dichiara
l’avvocato Besostri. (ANSA).
BOS
05-FEB-18 13:36 NNN
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AskaNews, lunedì 05 febbraio 2018
Lombardia, candidato Leu chiede a Prefetto revoca elezioni
Milano, 5 feb. (askanews) – Felice Besostri, Coordinatore degli
Avvocati Antitalikum e candidato a Milano per Liberi e Uguali, ha
presentato questa mattina al Prefetto del capoluogo lombardo,
Luciana Lamorgese, un’istanza di atto di autotutela d’ufficio per
la revoca della indizione delle elezioni regionali lombarde.
Besostri chiede in sostanza l’annullamento di un atto emesso da
una pubblica autorità sostenendo che nel decreto di indizione
delle elezioni regionali non vi sia alcun cenno al fatto che la
legge elettorale lombarda sia stata modificata con la legge
regionale del 28 dicembre 2017. Il che, a suo giudizio, rende
inutilizzabili le firme raccolte a sostegno delle liste in corsa.
A sancirlo, sottolinea ancora il coordinatore degli avvocati
Antitalikum nell’istanza depositata in Prefettura, è la legge 53
del 1990 che all’art. 14.3 stabilisce che “le sottoscrizioni e le
relative autorizzazioni sono nulle se anteriori al
centoottantesimo giorno precedente il termine fissato per la
presentazione delle candidature”.
red-mil 20180205T135715Z