Dovendo scrivere un articolo per un Comites spagnolo ho dedicato un’attenzione al problema della circoscrizione estero, ma con l’occasione sui riflessi del premio di maggioranza su norme Costituzionali e ho scoperto che nelle sedute congiunte per la messa in stato d’accusa del Presidente ex art. 90 Cost. al Partito/lista che ha preso il premio di maggioranza di 340 seggi bastano 26 senatori per raggiungere la maggioranza assoluta 21 sono sindaci e ci saranno sempre consiglieri regionali dirigenti dello stesso partito/lista beneficiario del premio di maggioranza o comunque in scadenza, Nel 2017 si rinnova la Sicilia (7 senatori), tanto che hanno cambiato la legge elettorale per eliminare i ballottaggi ovvero ridurli; nel 2018 Trentino-Alto Adige (4 sen )-Lombardia(14 sen.)-Lazio (8 sen.) e Molise(2); nel 2019 Piemonte (7 sen.)-Emilia Romagna(6) Calabria (3) e Sardegna (3).
Infine nel 2020 Veneto(7)-Liguria(2)-Toscana(5)-Marche(2)-Umbria(2)-Campania(9) e Puglia(6).

Da tenere d’occhio in particolare sono le regioni e le province autonome che eleggono 2 soli consiglieri, di cui uno sindaco e pertanto saranno del Partito di maggioranza del Presidente di Regione sempre con premio di maggioranza alla faccia del nuovo art. 57 per cui i senatori consiglieri regionali sono eletti “Con Metodo Proporzionale”(c.2), “in conformità alle scelte espresse dagli elettori per i candidati consiglieri(c. 5) e che “i seggi sono attribuiti seggi di in ragione dei voti espressi e della composizione ciascun Consiglio (c. 6).

Dieci circoscrizioni senatoriali ne nominano (non eleggono) 2 e due 3, quindi nella maggioranza delle 21 Circoscrizioni (19 regioni e 2 Province autonome) il metodo proporzionale previsto dall’art. 57 è matematicamente inapplicabile con un totale di 100 senatori, di cui 5 nominati dal Presidente della Repubblica. Dovevano essere minimo 200 e allora assegnarne minimo 2 per regione o provincia, ma 1 alla Val D’Aosta che ha 126.806 abitanti poteva avere un senso.

In conclusione senatori sindaci dipendono dal governo e sono oggettivamente condizionabili e soggettivamente sensibili ai condizionamenti al pari dei consiglieri regionali sotto rinnovo.
Di questo problema non ho sentito parlare

Felice C. Besostri