«Felice Besostri»:

La scriminante è molto semplice, chi approva di riffa o di raffa il ROSATELLUM 2.0 è FUORI DA OGNI ALLEANZA NON SOLO DI SINISTRA MA ANCHE CIVICA E COSTITUZIONALE. Ora questo è più importante di come si è votato il 4 dicembre, perché tra i fanatici del rosatellum 2.0 ci sono ora diversi NO. Si vuol capire che la legge elettorale è la chiave di volta. Dove è la proposta della sinistra civica e costituzionale? Qualcuno la conosce? In quale delle 100 piazze se ne discute? Chi sta organizzando una protesta politica e di massa? Gli avvocati si son rotte le scatole di dover supplire ile forze politiche, per sentirsi dire che l’iniziativa giudiziaria ostacola la mediazione politica. Finora non si è trovato nessuno di sinistra che impugni le norme speciali del Trentino-Alto-Adige, che favoriscono PD a Trento e SVP a Bolzano eppure il motivo è lo stesso il voto congiunto per candidato uninominale e lista collegata.

Felice C. Besostri

 

«Tomaso Montanari»:

Caro Felice,

è da un po’ di tempo che non riesco veramente a capire il tuo atteggiamento, e questi continui attacchi sopra le righe. Il Brancaccio non è un partito e non ha alcuna organizzazione, né staff. Io ed Anna siamo stremati da un impegno a tempo pieno, pur avendo vite già prima sufficientemente piene. Vuoi mettere la legge elettorale in cima alle priorità del Brancaccio? Ebbene, c’è un modo molto semplice. Vai ad una assemblea, e poni la questione, falla votare, mettila nel programma.

Oppure, meglio, visto che la cosa è urgente: scrivi un testo forte e chiaro e chiedi le nostre firme. Non chiedere che si faccia, fai: e sarò il primo a venirti dietro. Perché non tutti possiamo fare tutto.

Insomma, il Brancaccio non è più mio che tuo: fanne quello che vuoi, ma piantala ti prego con questa giaculatoria del tutto fuori centro.

Con grande stima e gratitudine, e viva simpatia,

Tomaso

 

«Felice Besostri»:

Quali attacchi? E’ dall’inizio che chiedo alle forze che dovrebbero dar vita ad un progetto unitario di fare lo sforzo di trovare loro una proposta di legge elettorale comune. Uguale richiesta a tutti, alle singole formazioni politiche, alle loro aggregazioni, Santi Apostoli o Brancaccio che siano. Le linee di fondo sono quelle della petizione del CDC con la quale si sono raccolte 30.000 firme. L’appello sarà rilanciato all’assemblea del CDC di Lunedì prossimo nell’Auletta dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati in via di Campo Marzio 74 con inizio alle ore 14. L’assemblea sarà preceduta da una riunione degli avvocati antitalikum per fare il punto della situazione dei ricorsi. Dieci ricorsi erano pronti per essere decisi entro la fine di novembre. Solo uno all’Aquila è stato trattenuto in decisione. Altri due chiamati rispettivamente il 22 settembre a Lecce e il 29 a Venezia sono stati rinviati rispettivamente al 27 e al 27 ottobre perché il giudice era stato cambiato alla vigilia o il giorno stesso. Ho partecipato ad entrambe alle udienze e si è riusciti, senza opposizione dell’avvocatura dello Stato, a contenere il rinvio dai tre mesi richiesti dal nuovo giudice ad un mese. Anche l’udienza del Tribunale di Messina, il primo ad aver investito la Corte Costituzionale, è stata rinviata dal 29 settembre al 13 ottobre. Scusatemi, se impegnato a coordinare il gruppo degli avvocati antitalikum, non ho potuto partecipare ad una delle piazze programmatiche, per cercare di convincere gli astanti di porre la questione tra i temi da trattare.

Il 17 settembre il gruppo di Volpedo aveva posto il problema all’OdG del suo X° Convegno annuale. La compagna avv. Anna Falcone era stata invitata e la diretta streaming è stata vista da 1.500 persone. Altro invito è stato fatto per un’assemblea a Roma il prossimo 7 ottobre dei socialisti impegnati per una lista unitaria, alcuni di essi già presenti al Brancaccio. I continui impegni hanno stressato anche me, molto più anziano di Anna e Te, avendo compiuto in aprile 73 anni e martedì scorso causa un malore in treno sono dovuto andare al pronto soccorso e quindi non partecipare all’elaborazione degli emendamenti al rosatellum. Tanto per l’informazione è pronto per la notifica il 23° ricorso antiitalikum rivolto contro le norme speciali per il Trentino Alto Adige/Suedtirol, l’importanza è che sono posti in luce gli aspetti di incostituzionalità del voto congiunto per gli 8 collegi uninominali e le liste per il recupero proporzionale di tre seggi. Ora sono un’eccezione regionale, con il rosatellum sarebbe la regola nazionale. Se in questa mailing list ci sono elettori con residenza in provincia di Bolzano appartenenti ai gruppi linguistici tedesco, ladino o italiano scrivano a studiobesostri@libero.it per dichiarare la loro disponibilità a partecipare al ricorso. E’un’attività che gli avvocati antitalikum svolgono gratuitamente, come hanno fatto gratuitamente 22 ricorsi in primo grado antitalikum, 6 impugnazioni di leggi elettorali regionali e 4 provinciali/CITTA’ METROPOLITANE, PER CERCARE DI PORRE FINE ALLO SCANDALO DELLE ELEZIONI DI SECONDO GRADO DELLA LEGGE DELRIO. Ho parlato delle 100 piazze non per criticare il Brancaccio, ma unicamente perché erano, anzi sono, iniziative convocate in questi giiorni. La reazione eccessiva di Tomaso mi fa piacere perché è, comunque, un segno di attenzione al tema e quindi meglio del silenzio delle altre forze coinvolte nel progetti di una lista unita/unitaria/in via di unificazione di sinistra civica e costituzionale (tra le tante connotazioni è quella che preferisco). Penso che tutti sappiano che se si discute di questa proposta è grazie a due eventi la vittoria referendaria del 4 dicembre 2016 e l’annullamento del premio di maggioranza a seguito di ballottaggio tra le due liste più votate con la sentenza n. 35/2017 della Consulta ottenuta grazie ai ricorsi promossi dal coordinamento degli avvocati antitalikum. Non ho miei appelli da fare per raccogliere firme. Sono stato tra i fondatori del CDC sia quello iniziale, che quello costituito in seguito all’unificazione dei Comitati per il NO e per l’abrogazione dell’Italicum, quindi mi riconosco in quell’appello, che invito tutti a sottoscrivere e a seguire l’assemblea del 2 ottobre in streaming, il cui link Tommaso Russo ha diffuso un questa lista.

Ricambio la stima, la gratitudine e la simpatia di Tomaso, come dimostrato dalla mia adesione all’appello iniziale del Brancaccio e spero che le mie osservazioni anche quando sono critiche, sono espressione di preoccupazione per i ritardi e le contraddizioni di un processo necessario, perché ci credo e a quale ho dato un contributo con quello che so fare e, per non essere monomaniaco, con le mie riflessioni sulle vicende europee e internazionali della sinistra, da ultimo sulle elezioni federali tedesche. Da ultimo il titolo che compare nell’oggetto: “L’unica regola che può evitare di portare al suicidio politico il movimento del Brancaccio” me lo son trovato e che dovevo cambiare, perché niente è più lontano da me del pensiero che il Brancaccio se non fa quello che penso io sia destinato al suicidio.

Felice C. Besostri

 

«Tomaso Montanari»:

Caro Felice,

grazie per la tua risposta.

Mi riferivo a questo tuo passaggio, per esempio: «Dove è la proposta della sinistra civica e costituzionale? Qualcuno la conosce? In quale delle 100 piazze se ne discute? Chi sta organizzando una protesta politica e di massa? Gli avvocati si son rotte le scatole di dover supplire alle forze politiche, per sentirsi dire che l’iniziativa giudiziaria ostacola la mediazione politica». Ecco, la sinistra civica e costituzionale ha la caratteristica di essere di tutti: senza capi, organi, padroni. Non ha mediazioni da fare, e benedice l’iniziativa giudiziaria.

Personalmente sarei per un proporzionale puro, senza sbarramenti di alcun tipo. Mi riconosco nelle tue posizioni, e domani sarò alla Camera. Ti sono immensamente grato per lo straordinario lavoro tuo e degli altri avvocati. Solo, non pensare che occorrano benedizioni, accoglimenti, adozioni: siamo tutti esattamente sullo stesso piano, basta farsi avanti.

Ed è per questo che mi fa piacere dirtelo, di nuovo, in pubblico.

Abbracci,

Tomaso

 

«Felice Besostri»:

Faccio parte della sinistra civica costituzionale, quando chiedo dove sta? non mi riferisco al solo Brancaccio. Fin dal principio ho chiesto di dare un segnale di serietà e la prima cosa da fare era di mettersi d’accordo su un progetto comune di legge elettorale. La seconda richiesta era una dichiarazione d’intenti che si voleva fare una proposta politica per gli appuntamenti elettorali fino al 2020 A cominciare dalle siciliane 2017 fino alle europee 2019 per concludersi con le ultime regionali 2020.Metto in CC Lidia Menapace, che mi dicono residente in Alto Adige.

Spero si possa depositare il ricorso nell’interesse di avere una legge elettorale costituzionale.

Felice C. Besostri