«Conferenza Stampa di mercoledì 1 aprile 2009, ore 12, presso Capi gruppo Consiglio in via Marino 7, 3° piano.

Oggetto: Strada Interquartiere Nord – SIN, sentenza del Consiglio di Stato n. 1409/2009 del 16.12.2008, depositata il 10.03.2009

Il Coordinamento dei Comitati contro la Gronda Nord informa che,  la sentenza del CdS, dopo avere acquisito il parere della Corte Europea di Giustizia (Ordinanza, Sesta Sezione, 10.07.2008 nel procedimento C-156/07 – all. 2) ha definitivamente annullato il progetto dell’opera stradale (tratta via Eritrea – via Bovisasca) per omessa preventiva valutazione di impatto ambientale in violazione delle normativa comunitaria.

Con l’annullamento non soltanto è stato cassato il progetto esecutivo, ma anche la dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza, cioè il presupposto per le occupazioni d’urgenza e gli espropri.

Il Consiglio di Stato ha statuito, che, per l’obbligatorietà della V.I.A., non bisogna avere riguardo solo all’opera in sé, come stabilisce la normativa italiana, bensì anche del rilevante impatto urbanistico dell’opera e del criterio del cumulo con altri progetti.

Risulta importante sottolineare, come i comitati di cittadini dei quartieri dell’arco nord Milano interessati dal progetto SIN (storicamente conosciuta come Gronda Nord) abbiano sempre cercato una reale relazione con l’amministrazione per far presente le loro preoccupazioni circa le problematiche territoriali ed ambientali che essi vedevano nel progetto di viabilità della SIN, per i quali chiedevano la VIA. Il comune è sempre rimasto latitante in questo senso, convinto del suo agire e ritenendo non necessaria la VIA. Ora dovrà inequivocabilmente farla!!

Tale spirito civico, esercitato dai cittadini in questi anni è un esempio per tutti, la gente va ascoltata, prima di pensare sempre e comunque pregiudizialmente che agiscono per puro spirito di polemica, politicizzazione ecc….; non è così, ci sono sempre buone ragioni di fondo nelle segnalazioni dei cittadini quando le opere urbanistiche calano nei luoghi di vita dei cittadini. Si spera che a fronte di questo importante risultato, nasca un rinnovato atteggiamento culturale dell’ascolto dei cittadini e che nella prassi istituzionale tale ascolto, non venga semplicemente considerato un incidentale e fastidioso dovere da adempiersi ma bensì un elemento di conoscenza puntuale, arricchimento e approfondimento e perché no di confronto delle problematiche che si pongono quando si progettano importanti opere urbanistiche.

Parteciperà alla conferenza stampa l’ on. avv. Felice Besostri (fu uno dei ricorrenti nel primo ricorso) che ha da sempre rappresentato in giudizio il Coordinamento dei comitati che entrando nel merito e dettaglio della questione spiegherà esaurientemente la portata e gli effetti di tale sentenza.

Parteciperà altresì il prof. Antonello Boatti, docente del politecnico, da sempre vicino al coordinamento con una proposta progettuale alternativa alla SIN.

Si dimostra così ancora una volta come il coordinamento è attivo sul fronte propositivo (non è la prima volta) nella proposta di alternative.

Ricordiamo infine che cosa pensano in estrema sintesi i comitati circa i problemi del traffico e della viabilità nell’area metropolitana milanese: che vista la continua condizione di emergenza dei fattori di inquinamento dell’aria e da rumore, nonché la cronica congestione stradale da traffico veicolare in Milano e provincia, si ridiscuta totalmente la validità del progetto SIN, che invece potrebbe avere effetti ulteriormente aggravanti sia sul congestionamento stradale, sia sui parametri della qualità di vita del cittadino urbano e quelli della sua salute, già abbondantemente compromessi; che in verità, il problema dello scarico delle strade dai veicoli deve essere posto concettualmente sul creare valide alternative all’uso del mezzo privato, che bisogna fare uno sforzo culturale e politico nel concepire programmi pluriennali di investimenti e politiche del territorio basate sul muoversi con mezzi pubblici su rotaia, in sede protetta, sia per i passeggeri (con particolare attenzione ai pendolari) che per le merci; che il collegamento e il muoversi tra quartieri di Milano dei cittadini residenti, può essere fatto con una azione combinata tra razionalizzazione e completamento della viabilità esistente e grande potenziamento ed ammodernamento dei sistemi di trasporto pubblico in primis su rotaia e in sede protetta, abbandonando definitivamente l’anacronismo e l’incompatibilità con il tessuto urbano densamente abitato di potenti assi di attraversamento che portano con se il probabile pericolo di movimentare nel tempo e a regime, ben altro che la gente dei quartieri.

Coordinamento dei Comitati contro la Gronda Nord