di Nicola Bavasso – Gazzetta del Sud |

LUNGRO, LEGGE ELETTORALE

Oggi si apre il processo civile nel tribunale di Castrovillari

Stamane dinnanzi al tribunale di Castrovillari, sezione civile, (giudice Vincenzo Di Pede) si tiene l’udienza sul ricorso presentato dal Movimento Federativo delle Minoranze Linguistiche «Nuova Arbéria» con sede a Lungro. I ricorrenti chiedono la modifica della legge elettorale europea perché, nella forma attuale risulta essere discriminante poiché viene negata alla minoranza arbéreshe, costituita da 50 comunità disseminate a macchia di leopardo in sette regioni italiane (Calabria, Sicilia, Basilicata, Puglia, Molise, Campania e Abruzzo), di esprimere un proprio rappresentante in seno al Parlamento Europeo. Quella arbéreshe, è grandemente insediata in provincia Cosentina in cui sono presenti una trentina di comuni italo-albanesi, per oltre 4mila abitanti. Il ricorso, redatto dal professore Felice Besostri, già relatore in Senato della Legge 482/99 “Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche”, uno dei mas-simi esperti italiani di leggi elettorali, già autore dei ricorsi contro il “Porcellum” e il “Rosatellum” e dagli avvocati Emanuela Capparelli ed Enzo Paolini, è stato presentato dal Movimento Federativo delle minoranze linguistiche, “Nuova Arbéria” di Lungro ed è sottoscritto dai sindaci di Lungro, Acquaformosa e Firmo, rispettivamente Carmine Ferraro, Gennaro Capparelli, Giuseppe Bosco e dal componente della Proloco lungrese “Arbèria”, Saverina Bavasso.

«L’impegno del Movimento federativo che è finalizzato a reclamare diritti finora negati alla minoranza linguistica arbèreshe, nonostante le normative approvate — affermano i sottoscrittori dell’atto — si attua anche nel ricorso che è stato presentato presso il Tribunale di Castrovillari. Con quest’azione si vuole porre l’accento sui diritti dei gruppi di minoranza per porre fine alle discriminazioni istituzionali in materia di diritti che continuano a penalizzare i gruppi linguistici del Sud Italia a vantaggio delle minoranze linguistiche di confine. Dopo l’udienza, i ricorrenti e i referenti del Movimento Federativo delle Minoranze Linguistiche hanno in programma una breve conferenza stampa per rendere noti i dettagli del ricorso.