«La vita di «Quaderni della Fondazione», il periodico edito dalla Fondazione Di  Vagno allo scopo principale di pubblicare gli atti dei Convegni e iniziative culturali di particolare rilievo da essa promossi, iniziò alcuni anni addietro, con qualche successo.
Si citano, solo per esempio, i numeri dedicati agli atti della Giornata di Studi per Donato Jaja, al ricordo di Beniamino Finocchiaro, al tema “Socialisti e Cattolici nella società contemporanea”, ma non solo.

L’impegno intellettuale, organizzativo e finanziario per assicurare continuità ad  una Rivista che sia ascoltata,  tuttavia, non è facile.
Non solo: ci siamo resi conto che in Italia si stampa molto, anzi troppo, e si legge assai meno di quello che si pubblica.
Dopo un periodo di riflessione ci è sembrato perciò giusto raccogliere il pensiero di Franco Botta  di riprendere l’attività dei «Quaderni» ma inaugurando, come suo supplemento, «Pagina della Fondazione» in forma molto più moderna e, si spera, proficua.
Innanzitutto, affidandone la circolazione alla “rete”, sapendo quanto sia alta la potenzialità comunicativa e la sua capacità di resistere alla tormenta e fronteggiare il vento, a fronte di un più limitato impegno organizzativo.
«Pagina della Fondazione » è organizzata con «Primapagina», dove sarà descritto e commentato ciascun numero e con il suo controcanto «L’altrapagina» che accoglierà invece il pensiero di opinionisti e commentatori su situazioni ed eventi legati alla contemporaneità, «Dossier» uno strumento per approfondire organicamente temi e questioni che con cadenza periodica sarà curato da uno “specialista”, con l’idea di offrire a studiosi, intellettuali, ricercatori, o semplici interessati un insieme di saggi, articoli di giornali o riviste, un panorama vasto al quale attingere per ulteriori studi e ricerche o, più semplicemente, uno strumento comodo e accessibile, esaustivo il più possibile, per gli approfondimenti del lettore; al quale possa seguire, si spera, un’iniziativa della Fondazione: un seminario, un convegno, una pubblicazione.
Gli argomenti dei Dossier, coerenti con la linea culturale della Fondazione riguarderanno la contemporaneità e saranno di volta in volta approfonditi  e previamente selezionati dal Comitato editoriale.
Vorremmo che ciascuno di essi possa rappresentare uno strumento  d’approfondimento, un vero e proprio service, in un contesto nel quale prevale l’informazione “mordi e fuggi”, spesso raccontata ad uso e consumo di chi la produce.
La politica della Fondazione, più volte enunciata, viene praticata attraverso le sue più significative iniziative, Lectorinfabula innanzitutto: mantenere con rigore il profilo di istituzione culturale, senza mai assumere quello di partito politico camuffato; osservare con scrupolo laicità e rispetto (anche se non neutralità) verso tutte le culture politiche, ponendosi come strumento di formazione, crescita civile e politica in particolare per le generazioni cui toccherà in futuro di dirigere questa società;  custodire gelosamente le radici – il Socialismo italiano e l’Antifascismo – praticando il valore della “cultura una e plurale” situandosi au dessùe della lotta della politica, anche sapendo che non si può essere sempre e comunque au dessùe delle cose.
Se la Fondazione non avesse avuto costante riferimento a questi principi non sarebbe quello che oggi è; e che è diventata grazie al ruolo che hanno esercitato sulle comuni volontà l’entusiasmo dei tanti giovani che la affiancano.
Sicchè mentre con il numero di avvio si pubblica il primo Dossier, dedicato al tema “Partiti e movimenti”, curato da Alessandro Leogrande  e Onofrio Romano ,  se ne annunciano altri di non minore interesse: una sintesi delle “lectio magistralis” delle ultime due edizioni di Lector in fabula; il Mezzogiorno; la “questione cattolica” nell’inedito  rapporto fede-laicità con il  Pontificato di Francesco; ci auguriamo di realizzare un Dossier sul tema delle riforme istituzionali ed altri ancora.
Si sopravviverà se aiuteranno e, ci si augura, incoraggeranno il consenso dei lettori-fruitori.
Per questa impresa si son chiesti alcuni aiuti.
Innanzitutto all’UBI – Banca Carime e al suo illuminato Presidente, il prof. Andrea Pisani Massamormile: che  lo ha donato senza chiedere di esaminare preventivamente il “prodotto”, ma solo sul credito che la Fondazione Di Vagno ai suoi occhi si sarebbe meritata nel corso degli anni: una doppia ragione dunque per esserGli grati e per chiederGli sin d’ora di inaugurare e frequentare con i suoi contributi  «Pagina», negli spazi dedicati all’approfondimento politico – culturale,  ogni volta  che vorrà.
Un ringraziamento particolare a Franco Botta, verso il quale si è debitori dell’idea e al quale abbiamo è stata chiesta una vicinanza tutta particolare, come garanzia di buon successo.
Si è voluto costituire un Comitato Editoriale e una Redazione,  convinti che la “condivisione” è l’unica rotta per traguardare l’orizzonte  sempre più lungo che al suo nascere  «Pagina» ha l’ambizione di raggiungere.
Il lavoro di chi aiuta perché padrone della tecnologia, consentirà la buona qualità del prodotto.
Grazie a tutti e buon lavoro, con un saluto assai cordiale a chi frequenterà  «Pagina della Fondazione»  (www.paginadella fondazione.it) non solo come fruitore ma soprattutto con amichevoli suggerimenti e critiche, quando necessario.

Gianvito Mastroleo – Presidente Fondazione “Giuseppe Di Vagno (1889-1921)”

Fonte: Pagina della Fondazione di Vagno