«La nuova legge elettorale toscana sacrifica i principi fondamentali della democrazia, in primis l’uguaglianza del voto dei cittadini e con esso il pluralismo e la rappresentatività. Una svolta autoritaria, fatta unicamente per rispondere ai meri interessi immediati dei principali due partiti (PD e Forza Italia) che l’hanno voluta, animati da una vera e propria logica “padronale”. Per questo doveroso il ricorso da noi sottoscritto e presentato (dagli avvocati Besostri e Solimeno) nelle settimane scorse al Tribunale di Firenze contro questa legge, con l’obbiettivo di arrivare al pronunciamento finale della Corte Costituzionale. Perché a nostro avviso questa legge è in palese contrasto con i principi costituzionali, e infatti  che riteniamo impedisca di votare in modo “libero, uguale, personale e diretto” come garantito dalla nostra Carta fondamentale, nonché dal diritto internazionale e dallo Statuto Regionale.

Listino facoltativo e nascosto agli elettori, con relativi – tre per lista – nominati (o meglio “innominati”) e i primi a essere eletti, soglie di sbarramento plurime, premio di maggioranza sproporzionato e  assegnato al candidato presidente (con il partito più grande che si appropria di fatto dei voti delle liste più piccole): questa la legge approvata. E’ il tentativo di “appropriarsi” per legge dei voti degli altri, quindi di rispondere alla crisi della rappresentatività della politica e delle istituzioni riducendo gli spazi democratici. Un tentativo che – è l’auspicio – verrà fermato dal ricorso che abbiamo presentato!

I Ricorrenti