Spettabile Partito Democratico,

questo è il testo della lettera scritta ai capi-gruppo e ai leader politici che Vi viene inviata, purtroppo alla viglia di una Direzione del Vostro Partito. Domani avremo i primi 4 incontri con tre gruppi parlamentari alla Camera e uno al Senato. Con l’occasione ho trovato un vecchio post ad un sito dell’allora segretario generale del PD, che è anche l’attuale. Come potete vedere ho una volontà di dialogare per rimuovere le norme di sospetta costituzionalità.

Ci fosse stato un minimo di attenzione ci saremmo risparmiati, il sistema politico italiano e noi come cittadini tensioni. Come contributo informativo il ricorso contro la legge elettorale europea di cui si parla nel post 20 gennaio 2014 non è ancora andato a sentenza come il coevo atto di citazione radicato a Milano: la precisazione delle conclusioni è fissata per l’autunno. Non sono sicuro di avere una decisione finale prima delle elezioni europee del 2019, ma nel frattempo sono approdati in Corte Costituzionale tre ricorsi, il primo dei quali del Tribunale di Venezia ha dato origine alla sentenza n. 110/2015, che ritiene non applicabili i principi della sentenza 1/2014 alle elezioni dove si possa impugnare la proclamazione degli eletti, quelle europee appunto,ma anche quelle regionali.

Con l’effetto di pronunce negative, ma cambierà presto perché le Sezioni Unite della Cassazione ha definitamente stabilito che la competenza è del giudice ordinario. In questi anni ho diverse volte cercato un contatto anche alla vigilia della discussione della Corte Costituzionale, ma non ho avuto alcun riscontro dal Governo, che così ha fatto scegliere all’Avvocatura una strategia suicida, quella di puntare sull’inammissibilità perché la legge n. 52/2015 non era stata applicata. Nel 2014 avevo suggerito di chiedere all’on. Emanuele Fiano, ora se volete assumere informazioni e non prestare credito a quel che scrivono i giornali, potete informarvi presso il dr. Paolo Aquilanti, che ho avuto il privilegio di conoscere quando ero capo-gruppo dei DS in Commissione Affari Costituzionali nella XIII^legislatura.
Ho scritto a tutti i gruppi parlamentari e ai leader politici e incontreremo tutti quelli che risponderanno, ma obiettivamente riterrei questa iniziativa un non successo nella ricerca di evitare di dover promuovere una nuova serie di ricorsi, se non ricevessi una risposta dal PD e dai suoi gruppi parlamentari per il ruolo principale che il Vostro partito ha obiettivamente nel Parlamento italiano.

IL GRUPPO DEGLI AVVOCATI ANTIITALIKUM intende proporre una serie di incontri con i gruppi parlamentari e i leader delle formazioni politiche per illustrare la loro strategia giudiziaria affinché approdino in Corte Costituzionale tutti i tredici rilievi di incostituzionalità della legge n. 52/2015 e quello relativo alle soglie di accesso al Senato ex lege n. 270/2005, eccepiti nei 19 giudizi pendenti innanzi i Tribunali ordinari delle Città capoluogo di distretto di Corte d’Appello e nelle 3 Corti d’Appello.

Un contributo tecnico per evitare che si produca una terza legge elettorale con profili di incostituzionalità, fatto che comprometterebbe la credibilità delle istituzioni e sarebbe , quindi, pericolosa per la loro stabilità oltre che compromettere il sistema democratico e costituzionale, per altro recentemente confermato dal voto popolare dello scorso 4 dicembre. Le chiediamo di voler ricevere una nostra delegazione composta da tre a cinque esponenti del nostro gruppo secondo i Suoi desideri e di comunicarci il tempo, che è disposto ad accordarci anche per illustrare le modifiche minime per armonizzare le leggi elettorali risultanti dalle decisioni della Consulta del gennaio 2014 e 2017.

Lasciamo alla vostra decisione se estendere l’incontro ai componenti della Commissione Affari Costituzionali. Lasciamo alla vostra decisione se comunicare alla stampa l’incontro, da parte nostra non faremo alcun comunicato né prima né dopo sui singoli incontri, ma solo una valutazione finale. Chiediamo soltanto la cortesia di indicarci alcune alternative di data ed orario, per poter combinare una pluralità di incontri nella stessa giornata, tenendo conto che la maggioranza dei componenti del gruppo non risiede a Roma. Cordialmente

Felice C. Besostri – Coordinatore nazionale del gruppo avvocati anti-italikum

P.S.. Mi scuso per non aver potuto fare richieste individuali di incontro, ma la nostra attività è totalmente volontaria e pro bono e non disponiamo di segreterie

Tel. 335 294 617 – 393 922 9493

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