Il Senatore Besostri: «ai seggi presenterò reclami».  E’ incostituzionale. Una norma lesiva dei diritti politici

LUNGRO – «La legge elettorale attuale viola l’articolo 3 della Costituzione, discrimina i diritti di molte minoranze linguistiche non residenti in regioni a statuto speciale e inoltre discrimina tra minoranze linguistiche e minoranze politiche, infine, discrimina pesantemente la rappresentanza parlamentare di alcune regioni, come la Calabria, e favorisce alcune regioni con minoranze iperprotette come il Trentino».

È quanto si sostiene in una nota diramata dal Movimento federativo delle minoranze linguistiche, sezione “Nuova Arbéria”, che recepisce la proposta del senatore Felice Besostri, primo firmatario della legge di tutela delle minoranze linguistiche n. 482/99, e, nella stessa nota, «annuncia che domenica ai seggi elettorali presenterà il reclamo e prote-sta indirizzato alla legge elettorale n. 165/2017 in quanto ritenuta “incostituzionale e lesiva dei diritti politici del cittadino come garantiti dagli articoli 3, 6, 48, 51, 56 e 58 della Costituzione alla luce delle sentenze n. 1/2014, 35/2017 e 48/2021 Corte Costituzionale, nonché per la modifica dell’articolo 57, comma 3 Costituzione, sentenza n. 1146/1988″».

I rappresentanti di “Nuova Arberia”, sottolineano nella nota, . «si associano alla protesta per come si svolgono le elezioni e, idealmente, ai ricorsi giudiziari contro la legge elettorale vigente».

Perché «la legge – sostengono – viola il diritto costituzionale di esprimere un voto diretto, il voto con-giunto obbligatorio, a pena di nullità, tra candidato uninominale e liste plurinominali coalizzate, viola la libertà e personalità del voto. Indipendentemente dalla volontà del votante, il voto dato a una lista plurinominale coalizzata può rafforzare altre liste della stessa coalizione, prive di programma comune e affollate di litigiosi capi politici, e può contribuire all’elezione di un candidato uninominale collegato sgradito al votante».

La legge elettorale – sottolineano i rappresentanti di “Nuova Arberia” – viola l’articolo 3 della Costituzione, discrimina i diritti di molte minoranze linguistiche non residenti in regioni a statuto speciale e inoltre discrimina tra mi-noranze linguistiche e minoranze politiche.