Il direttore dell’Huffingtonpost ha criticato il presunto silenzio dei costituzionalisti sulle ragioni del NO Referendum: Appello ai costituzionalisti

Caro Direttore Mattia Feltri,

Mi occupo di Costituzione da quando insegnavo Diritto Pubblico Comparato a Scienze politiche alla Statale. Però ero un semplice incarico perché ero ricercatore e non professore. Mi occupo di Costituzione dal 1969 per essermi laureato con i proff. Biscaretti e Onida profeticamente su “Il controllo materiale di costituzionalità sulle norme formalmente costituzionali“, e con 51 anni di ritardo abbiamo la prima revisione costituzionale incostituzionale. Non lo erano quelle pessime del 2006 e 2016. e per questo ho votato 2 volte NO.

Mi occupo di Costituzione da quando nel 2007 ho creato il precedente che un singolo elettore, io stesso, è titolato ad opporsi a un referendum elettorale. Mi occupo di Costituzione da quando ho contribuito con altri a far dichiarare incostituzionale il Porcellum e poi l’Italikum. Mi occupo di Costituzione da quando come elettore e avvocato mi sono opposto, quest’anno, vittoriosamente in solitario all’ammissibilità del referendum per instaurare un sistema al 100% maggioritario.

Ma non sono un costituzionalista perchè non sono stato zitto, ma è vero che non ho fatto dichiarazioni o comunicati stampa. Ho, invece fatto un ricorso al TAR Lazio e 2 dei 3 ricorsi direttamente in Corte Costituzionale. La Corte Costituzionale dovrà decidere se ammetterli il prossimo 12 agosto contro l’election’s days, ma anche l’unico contro il taglio del Parlamento: dal 2005 non possiamo più tagliare noi i parlamentari, stabilendo chi rieleggere e chi no, perché ci è stato rubato il diritto di voto e mai più restituito.

Con osservanza

On. avv. Felice C. Besostri

Per chi vuole approfondire può scaricare gli allegati sui ricorsi: