Ho deciso di partecipare AI FUNERALI DI CASALEGGIO IN SANTA MARIA ALLE GRAZIE A POCHE CENTINAIA DI METRI DALLA SEDE, IN CORSO MAGENTA, DOVE SI E’ CONSUMATA LA TRAGEDIA DEL PSI MILANESE E DI QUELLO NAZIONALE.
Queste elezioni potevano essere l’occasione per una presenza socialista a Milano. DEVO CONSTATARE CHE I TEMPI NON SONO ANCORA MATURI. TUTTAVIA SENZA UN’ANIMA, UN CUOR E UNA TESTA SOCIALISTA – SIA CHIARO, CON ALTRI APPORTI SENZA ESCLUSIVISMI, LA SINISTRA è destinata alla sconfitta.
Avevamo fatto una proposta di un’unione larga a sinistra con innesti civici e arancioni. Niente da fare!
Si doveva raccogliere il meglio di Pisapia e tutta la sinistra riformatrice e alternativa, insieme con i comitati di quartiere con una visione metropolitana.
A Milano come nel resto d’Italia senza un’unione dialettica con il M5S, Renzi manipola tutto anche grazie ad una sinistra democratica che vota una revisione costituzionale ED UNA LEGGE ELETTORALE pericolose per la democrazia.
Nel 1789 la dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino diceva “Uno stato dove i diritti non sono garantiti e la divisone dei poteri assicurata NON HA COSTITUZIONE.
Con l’abnorme premio di maggioranza del 55% e un ballottaggio senza soglia minima e una larva di Senato di n.100 persone di cui 5 nominate da un Presidente della Repubblica scelto dal Primo Ministro, una Corte
Costituzionale asservita con 7 membri eletti politicamente NON c’è garanzia dei diritti e divisione dei poteri.

Felice C. Besostri