«Le segnalo una sentenza del TAR Lazio, che in maniera del tutto seria, senza ridere, dichiara che competente ad esaminare i ricorsi in cui si eccepisca la costituzionalità di una legge elettorale, siano le Giunte delle elezioni di Camera e Senato elette da Camere, la cui maggioranza è diretta conseguenza della legge elettorale, che si presume incostituzionale. Le Giunte delle elezioni di Camera e Senato dovrebbero quindi decidere di inviare la questione alla Corte Costituzionale, cioè di farsi harakiri.
Diceva Saint Just che c’è un paradosso nella democrazia, che richiede dai molti le virtù che di norma sono dei pochi. Non credo che ci sarà mai una maggioranza di una Giunta delle elezioni, che decida di sottoporre la questione alla Corte Costituzionale.
Sono anch’io convinto che Ponzio Pilato si sia comportato secondo le leggi allora vigenti, anzi, si può dire che sia stato politicamente corretto, cioè non abbia usato l’arroganza degli occupanti per annullare una decisione di un tribunale del popolo occupato: tuttavia questo lo sanno in pochi, tutti, invece, sanno che si è lavato le mani.
Con questa sentenza la casta si è blindata, cittadini elettori non potranno mettere in discussione l’elezione di deputati e senatori, anche se la legge fosse palesemente incostituzionale.
Buonanotte a tutti, specialmente a chi è incapace di indignarsi.

Milano, 28 febbraio 2008

on. avv. Felice C. Besostri