«Poca attenzione si è dedicata agli aspetti procedimentali per la costituzione della città metropolitana, un ente atteso da oltre 20 anni. Con il passare del tempo le soluzioni maturano o i problemi si incancreniscono.  Credo che siamo nella seconda ipotesi, anche per la scelta di farne organismi elettivi di secondo grado. E’ il trend inarrestabile del momento le elezioni dirette con sistemi maggioritari appartengono al passato. La Corte Costituzionale con la sentenza  n.1/2014 di annullamento parziale di parti essenziali (premio di maggioranza e liste bloccate) del Porcellum ha posto dei paletti insuperabili in uno Stato di Diritto, ma siamo in Italia dove, grazie all’autodichia del Parlamento ex art. 66 Cost., si può approvare un Italikum più incostituzionale del Porcellum.

Nel silenzio dell’opinione pubblica si sta precostituendo una Corte Costituzionale al servizio del Governo, pensate che a un certo punto era emerso il nome dell’avv. Ghedini, come frutto dell’accordo Renzi – Verdini .La giustificazione delle leggi elettorali maggioritarie era che per la mitica governabilità dovevi sapere la sera delle elezioni chi aveva vinto e perciò governerà. Con le elezioni di secondo grado si fa  un passo in AVANTI, perché saprai chi vincerà la sera prima delle elezioni. Il sistema quindi è stato inaugurato per città metropolitane e province  e sarà esteso al Senato.  Un vantaggio ulteriore è che, secondo i soliti giuristi del principe, gli artt. 48 e 51 Cost. non si applicano alle elezioni di secondo grado, quindi il voto non deve essere necessariamente libero, uguale e personale e non devono essere garantite le pari opportunità, anche di genere, nelle candidature. Se a ciò si aggiunge che il procedimento elettorale preparatorio si svolgerà in agosto la parola partecipazione popolare, anche nella forma più modesta di spettatori, sarà esclusa dal vocabolario politico. Si aggiunga che la fonte normativa principale di un processo elettorale è costituita da una Circolare del Ministero degli Interni  per capire che protagonisti delle nomine saranno dirigenti di Partiti, che caso unico nei grandi paesi europei, non sono regolati da una legge e ciò malgrado l’art. 49 della Costituzione. si capisce quindi l’amore per le liste bloccate, che, se gli elettori sono espropriati come tali, possono sempre recuperare un briciolo di influenza partecipando alle primarie di quei partiti, che si fanno scegliere i dirigenti dai passanti.

Staremo a vedere la fine di questo pasticcio, già ci son problemi nella platea degli aventi diritto al voto come consiglieri comunali  con l’attribuzione dei pesi elettorali. Ci si può passare sopra, garantisco che non ho intenzione di occuparmi anche della legittimità di queste elezioni, sono troppo occupato con la legge elettorale lombarda, anche se c’è il rischio che il giudice penale arrivi prima di quello costituzionale e amministrativo, e con quella europea. Il 3 settembre sulla G.U. sarà pubblicata l’ordinanza sulla legittimità della soglia d’accesso del 4%. Un ultimo pensierino estivo perchè i francesi si eleggono gli organi metropolitani e gli inglesi quelli della Grande Londra e noi no? Perchè dobbiamo fare le riforme che ci chiede l’Europa e non dobbiamo perdere il tempo, né con il bicameralismo né con organi rappresentativi eletti da una popolazione, che vive al di sopra dei suoi mezzi. D’estate le cicale cantano e  non votano.

Felice Besostri

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