ADN Kronos, giovedì 14 settembre 2017
L.ELETTORALE: BESOSTRI, NUOVO RICORSO SU DISCORDANZA SISTEMI CAMERA-SENATO =
L.ELETTORALE: BESOSTRI, NUOVO RICORSO SU DISCORDANZA SISTEMI CAMERA-SENATO =
‘Senza pressione cittadini Camera non fara’ mai la riforma’
Roma, 14 sett. (AdnKronos) – Dopo i 22 depositati contro l’Italicum, è
in arrivo il 23esimo ricorso per ottenere un parere di
incostituzionalità dalla Consulta sull’eventualità che, alle prossime
elezioni politiche, si vada a votare con due sistemi discordanti e non
omogenei alla Camera e al Senato. Lo preannuncia l’avvocato ed ex
parlamentare Felice Besostri, secondo il quale “senza una forte
pressione dell’opinione pubblica dalla Camera non verrà una nuova
legge elettorale”.
I cittadini, ha aggiunto Besostri, che coordina il pool degli avvocati
Antitalikum e dei 22 ricorsi contro la legge elettorale Italicum che
lo scorso 25 gennaio la Consulta ha dichiarato anticostituzionale,
“hanno diritto a votare con una legge elettorale che dia garanzie
reali di rappresentanza democratica. Dopo l’empasse sul Tedeschellum,
con la bocciatura delle norme speciali e incostituzionali per il
Trentino Alto Adige, si è profilata la paralisi anche per semplici
norme di armonizzazione delle due leggi elettorali sopravvissute alle
amputazioni della Corte” prosegue Besostri.
“Soltanto 5 ricorsi sono approdati al vaglio della Corte, gli altri
sono ancora in primo grado o in appello. Da qui a fine novembre –
prosegue il giurista – teoricamente il tempo utile per inviare nuovi
ricorsi in Corte Costituzionale, e perché siano esaminati e decisi
prima delle elezioni del 2018″. (segue)
(Ruf/AdnKronos)
ISSN 2465 – 1222
14-SET-17 13:41
NNNN
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ADN Kronos, giovedì 14 settembre 2017
L.ELETTORALE: BESOSTRI, NUOVO RICORSO SU DISCORDANZA SISTEMI CAMERA-SENATO (2) =
L.ELETTORALE: BESOSTRI, NUOVO RICORSO SU DISCORDANZA SISTEMI CAMERA-SENATO (2) =
(AdnKronos) – “La Corte Costituzionale – prosegue Besostri – ha fatto
il suo dovere nell’ambito delle ordinanze dei tribunali. La mancata
armonizzazione delle leggi di Camera e Senato non è di sua
responsabilità, ma di un Parlamento che ha approvato una legge per la
sola Camera, con un premio di maggioranza non previsto al Senato,
senza coalizioni di liste e con una soglia di accesso del 3%,
inferiore a quella del Porcellum”.
Besostri riferisce infine sulla natura e il contenuto del 23esimo
ricorso “quasi tutto incentrato sul rischio di incostituzionalità di
un voto con le due leggi vigenti di Camera e Senato. Al Senato una
sola preferenza quindi in violazione del riequilibrio della
rappresentanza di genere (art. 51 Cost.) e 3 soglie regionali di
accesso 8% per liste singole, 3% liste in coalizione e 20% coalizioni,
a fronte di un’unica soglia nazionale del 3% per la Camera, dove non
sono permesse le coalizioni”.
“Per gli elettori di 25 anni e oltre il voto non è più uguale e i
candidati nelle due Camere non sono in condizioni di eguaglianza con
violazione degli artt. 48 e 51 Cost. Dai vecchi ricorsi e dal nuovo,
se i giudici ordinari vorranno dare un seguito alle sollecitazioni
della Consulta del presidente della Repubblica verrà data occasione
alla Corte Costituzionale di provvedere direttamente
all’armonizzazione delle leggi elettorali”, conclude l’avvocato.
(Ruf/AdnKronos)
ISSN 2465 – 1222
14-SET-17 13:41
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AskaNews, giovedì 14 settembre 2017
Antitalikum: pronti nuovi ricorsi a Consulta su legge elettorale
Antitalikum: pronti nuovi ricorsi a Consulta su legge elettorale Avv. Besostri: serve legge che dia garanzie reali di democrazia
Roma, 14 set. (askanews) – “Senza una forte pressione
dell’opinione pubblica dalla Camera non verrà una nuova legge
elettorale, nonostante l’impegno e la competenza del presidente
della Commissione Affari Costituzionali, on. Manziotti”. Lo
dichiara in una nota Felice Besostri, a capo del Coordinamento
degli Avvocati Antitalikum e dei 22 ricorsi contro la legge
elettorale Italicum che lo scorso 25 gennaio la Consulta ha
dichiarato anticostituzionale.
“I cittadini italiani hanno diritto a votare con una legge
elettorale che dia garanzie reali di rappresentanza democratica.
Dopo l’empasse sul Tedeschellum, con la bocciatura delle norme
speciali e incostituzionali per il Trentino Alto Adige, si è
profilata la paralisi anche per semplici norme di armonizzazione
delle due leggi elettorali sopravvissute alle amputazioni
della Corte” prosegue Besostri, e spiega “L’armonizzazione si
impone perché lo chiede il buon senso, lo auspica il Presidente
della Repubblica, ma soprattutto è richiesto dalla stessa
sentenza n. 35/2017 di annullamento parziale della legge n.
52/2015(Italicum), ottenuto dal gruppo degli avvocati
antitalikum”.
Nei 22 ricorsi presentati in altrettanti tribunali italiani la
discrepanza delle soglie di accesso era uno dei motivi di
incostituzionalità. Soltanto 5 ricorsi sono approdati al vaglio
della Corte, gli altri sono ancora in primo grado o in appello.
Da qui a fine novembre teoricamente il tempo utile per inviare
nuovi ricorsi in Corte Costituzionale, e perché siano esaminati e
decisi prima delle elezioni del 2018.
“La Corte Costituzionale ha fatto il suo dovere nell’ambito
delle ordinanze dei tribunali. La mancata armonizzazione delle
leggi di Camera e Senato non è di sua responsabilità, ma di un
Parlamento che ha approvato una legge per la sola Camera dei
Deputati con un premio di maggioranza non previsto al Senato,
senza coalizioni di liste e con una soglia di accesso del 3%,
inferiore a quella del Porcellum” e ha concluso “La legge
elettorale era incostituzionale”.
(Segue)
Red/Cro/Bla 20170914T134929Z
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AGI, giovedì 14 settembre 2017
L.elettorale: Besostri, pronti nuovi ricorsi incostituzionalita’ =
(AGI) – Roma, 14 set. – “Senza una forte pressione
dell’opinione pubblica dalla Camera non verra’ una nuova legge
elettorale, nonostante l’impegno e la competenza del presidente
della commissione Affari Costituzionali, on. Mazziotti”, cosi’
Felice Besostri, a capo del ‘Coordinamento degli avvocati
Antitalikum’ e dei 22 ricorsi contro la legge elettorale
Italicum che lo scorso 25 gennaio la Consulta ha dichiarato
anticostituzionale.
“I cittadini italiani hanno diritto a votare con una legge
elettorale che dia garanzie reali di rappresentanza
democratica. Dopo l’impasse sul Tedeschellum, con la bocciatura
delle norme speciali e incostituzionali per il Trentino Alto
Adige, si e’ profilata la paralisi anche per semplici norme di
armonizzazione delle due leggi elettorali sopravvissute alle
amputazioni della Corte. L’armonizzazione si impone perche’ lo
chiede il buon senso, lo auspica il Presidente della
Repubblica, ma soprattutto e’ richiesto dalla stessa sentenza
n. 35/2017 di annullamento parziale della legge n.
52/2015(Italicum), ottenuto dal gruppo degli avvocati
antitalikum”, aggiunge.
Nei 22 ricorsi presentati in altrettanti Tribunali italiani
– si rileva in una nota – la discrepanza delle soglie di
accesso era uno dei motivi di incostituzionalita’. Soltanto 5
ricorsi sono approdati al vaglio della Corte, gli altri sono
ancora in primo grado o in appello. Da qui a fine novembre
teoricamente il tempo utile per inviare nuovi ricorsi in Corte
Costituzionale, e perche’ siano esaminati e decisi prima delle
elezioni del 2018. (AGI)
Bal (Segue)
141354 SET 17
NNN
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AGI, giovedì 14 settembre 2017
L.elettorale: Besostri, pronti nuovi ricorsi incostituzionalita’ (2)=
(AGI) – Roma, 14 set. – “La Corte Costituzionale ha fatto il
suo dovere nell’ambito delle ordinanze dei Tribunali. La
mancata armonizzazione delle leggi di Camera e Senato non e’ di
sua responsabilita’, ma di un Parlamento che ha approvato una
legge per la sola Camera dei Deputati con un premio di
maggioranza non previsto al Senato, senza coalizioni di liste e
con una soglia di accesso del 3%, inferiore a quella del
Porcellum. La legge elettorale era incostituzionale”, osserva
ancora Besostri.
Sono 8 – ricapitola la nota del Comitato – i Tribunali
pronti in tal senso: Lecce 21 settembre, Messina e Venezia 29
settembre, Genova 10 ottobre, Perugia 17 ottobre, Trieste 15
novembre. Catania e Bologna il 29 novembre. Altri possono
essere fissati tra i quali il 23esimo ricorso quasi tutto
incentrato sul rischio di incostituzionalita’ di un voto con le
due leggi vigenti di Camera e Senato. Al Senato una sola
preferenza quindi in violazione del riequilibrio della
rappresentanza di genere (art. 51 Cost.) e 3 soglie regionali
di accesso 8% per liste singole, 3% liste in coalizione e 20%
coalizioni, a fronte di un’unica soglia nazionale del 3% per la
Camera, dove non sono permesse le coalizioni. Per gli elettori
di 25 anni e oltre il voto non e’ piu’ uguale e i candidati
nelle due Camere non sono in condizioni di eguaglianza con
violazione degli artt. 48 e 51 Cost.
“Dai vecchi ricorsi e dal nuovo, se i giudici ordinari
vorranno dare un seguito alle sollecitazioni della Consulta del
Presidente della Repubblica verra’ data occasione alla Corte
Costituzionale di provvedere direttamente all’armonizzazione
delle leggi elettorali”, rilevano ancora i promotori. (AGI)
Bal
141354 SET 17
NNN
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AskaNews, giovedì 14 settembre 2017
Antitalikum: pronti nuovi ricorsi a Consulta su legge elettorale
Antitalikum: pronti nuovi ricorsi a Consulta su legge elettorale Avv. Besostri: serve legge che dia garanzie reali di democrazia
Roma, 14 set. (askanews) – “Senza una forte pressione
dell’opinione pubblica dalla Camera non verrà una nuova legge
elettorale, nonostante l’impegno e la competenza del presidente
della Commissione Affari Costituzionali, on. Manziotti”. Lo
dichiara in una nota Felice Besostri, a capo del Coordinamento
degli Avvocati Antitalikum e dei 22 ricorsi contro la legge
elettorale Italicum che lo scorso 25 gennaio la Consulta ha
dichiarato anticostituzionale.
“I cittadini italiani hanno diritto a votare con una legge
elettorale che dia garanzie reali di rappresentanza democratica.
Dopo l’empasse sul Tedeschellum, con la bocciatura delle norme
speciali e incostituzionali per il Trentino Alto Adige, si è
profilata la paralisi anche per semplici norme di armonizzazione
delle due leggi elettorali sopravvissute alle amputazioni della
Corte” prosegue Besostri, e spiega “L’armonizzazione si impone
perché lo chiede il buon senso, lo auspica il Presidente della
Repubblica, ma soprattutto è richiesto dalla stessa sentenza n.
35/2017 di annullamento parziale della legge n.
52/2015(Italicum), ottenuto dal gruppo degli avvocati
antitalikum”.
Nei 22 ricorsi presentati in altrettanti tribunali italiani la
discrepanza delle soglie di accesso era uno dei motivi di
incostituzionalità. Soltanto 5 ricorsi sono approdati al vaglio
della Corte, gli altri sono ancora in primo grado o in appello.
Da qui a fine novembre teoricamente il tempo utile per inviare
nuovi ricorsi in Corte Costituzionale, e perché siano esaminati e
decisi prima delle elezioni del 2018.
“La Corte Costituzionale ha fatto il suo dovere nell’ambito
delle ordinanze dei tribunali. La mancata armonizzazione delle
leggi di Camera e Senato non è di sua responsabilità, ma di un
Parlamento che ha approvato una legge per la sola Camera dei
Deputati con un premio di maggioranza non previsto al Senato,
senza coalizioni di liste e con una soglia di accesso del 3%,
inferiore a quella del Porcellum” e “la legge elettorale era
incostituzionale”.
Sono 8 i Tribunali pronti in tal senso: Lecce 21 settembre,
Messina e Venezia 29 settembre, Genova 10 ottobre, Perugia 17
ottobre, Trieste 15 novembre. Catania e Bologna il 29 novembre.
Altri possono essere fissati tra i quali il 23° ricorso quasi
tutto incentrato sul rischio di incostituzionalità di un voto con
le due leggi vigenti di Camera e Senato. Al Senato una sola
preferenza quindi in violazione del riequilibrio della
rappresentanza di genere (art. 51 Cost.) e 3 soglie regionali di
accesso 8% per liste singole, 3% liste in coalizione e 20%
coalizioni, a fronte di un’unica soglia nazionale del 3% per la
Camera, dove non sono permesse le coalizioni.
Per gli elettori di 25 anni e oltre il voto non è più uguale e
i candidati nelle due Camere non sono in condizioni di
eguaglianza con violazione degli artt. 48 e 51 Cost. Dai vecchi
ricorsi e dal nuovo, se i giudici ordinari vorranno dare un
seguito alle sollecitazioni della Consulta del Presidente della
Repubblica verrà data occasione alla Corte Costituzionale di
provvedere
direttamente all’armonizzazione delle leggi elettorali.
Pol/Bla-Cro 20170914T135433Z
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La Presse, giovedì 14 settembre 2017
L.elettorale, Besostri (coordinamento Antitalikum): Pronti nuovi ricorsi
L.elettorale, Besostri (coordinamento Antitalikum): Pronti nuovi ricorsi Roma, 14 set. (LaPresse) – “Senza una forte pressione dell’opinione pubblica dalla Camera non verrà una nuova legge elettorale, nonostante l’impegno e la competenza del presidente della Commissione Affari Costituzionali Manziotti”. Lo dichiara Felice Besostri, a capo del Coordinamento degli Avvocati Antitalikum e dei 22 ricorsi contro la legge elettorale Italicum che lo scorso 25 gennaio la Consulta ha dichiarato anticostituzionale. “I cittadini italiani hanno diritto a votare con una legge elettorale che dia garanzie reali di rappresentanza democratica. Dopo l’empasse sul Tedeschellum, con la bocciatura delle norme speciali e incostituzionali per il Trentino Alto Adige, si è profilata la paralisi anche per semplici norme di armonizzazione delle due leggi elettorali sopravvissute alle amputazioni della Corte”, prosegue Besostri.(Segue).
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La Presse, giovedì 14 settembre 2017
L.elettorale, Besostri (coordinamento Antitalikum): Pronti nuovi ricorsi-2-
L.elettorale, Besostri (coordinamento Antitalikum): Pronti nuovi ricorsi-2- Roma, 14 set. (LaPresse) – “L’armonizzazione si impone perché lo chiede il buon senso, lo auspica il Presidente della Repubblica, ma soprattutto è richiesto dalla stessa sentenza n. 35/2017 di annullamento parziale della legge n. 52/2015(Italicum), ottenuto dal gruppo degli avvocati antitalikum – aggiunge Besostri – Nei 22 ricorsi presentati in altrettanti tribunali italiani la discrepanza delle soglie di accesso era uno dei motivi di incostituzionalità. Soltanto 5 ricorsi sono approdati al vaglio della Corte, gli altri sono ancora in primo grado o in appello. Da qui a fine novembre teoricamente il tempo utile per inviare nuovi ricorsi in Corte Costituzionale, e perché siano esaminati e decisi prima delle elezioni del 2018″.”La Corte Costituzionale ha fatto il suo dovere nell’ambito delle ordinanze dei tribunali. La mancata armonizzazione delle leggi di Camera e Senato non è di sua responsabilità, ma di un Parlamento che ha approvato una legge per la sola Camera dei Deputati con un premio di maggioranza non previsto al Senato, senza coalizioni di liste e con una soglia di accesso del 3%, inferiore a quella del Porcellum” e ha concluso “La legge elettorale era incostituzionale”.(Segue).
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La Presse, giovedì 14 settembre 2017
L.elettorale, Besostri (coordinamento Antitalikum): Pronti nuovi ricorsi-3-
L.elettorale, Besostri (coordinamento Antitalikum): Pronti nuovi ricorsi-3- Roma, 14 set. (LaPresse) – Sono 8 i Tribunali pronti in tal senso: Lecce 21 settembre, Messina e Venezia 29 settembre, Genova 10 ottobre, Perugia 17 ottobre, Trieste 15 novembre. Catania e Bologna il 29 novembre. Altri possono essere fissati tra i quali il 23° ricorso quasi tutto incentrato sul rischio di incostituzionalità di un voto con le due leggi vigenti di Camera e Senato. Al Senato una sola preferenza quindi in violazione del riequilibrio della rappresentanza di genere (art. 51 Cost.) e 3 soglie regionali di accesso 8% per liste singole, 3% liste in coalizione e 20% coalizioni, a fronte di un’unica soglia nazionale del 3% per la Camera, dove non sono permesse le coalizioni.Per gli elettori di 25 anni e oltre il voto non è più uguale e i candidati nelle due Camere non sono in condizioni di eguaglianza con violazione degli artt. 48 e 51 Cost. Dai vecchi ricorsi e dal nuovo, se i giudici ordinari vorranno dare un seguito alle sollecitazioni della Consulta del Presidente della Repubblica verrà data occasione alla Corte Costituzionale di provvedere direttamente all’armonizzazione delle leggi elettorali.
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ANSA Notiziario Nazionale, giovedì 14 settembre 2017
L.elettorale:avv.Besostri,pronti ricorsi incostituzionalità
L.elettorale:avv.Besostri,pronti ricorsi incostituzionalità
22 ricorsi presentati in altrettanti tribunali italiani
(ANSA) – ROMA, 14 SET – “Senza una forte pressione
dell’opinione pubblica dalla Camera non verrà una nuova legge
elettorale, nonostante l’impegno e la competenza del presidente
della Commissione Affari Costituzionali, on. Mazziotti”. Ha
dichiarato Felice Besostri, a capo del Coordinamento degli
Avvocati Antitalikum e dei 22 ricorsi contro la legge elettorale
Italicum che lo scorso 25 gennaio la Consulta ha dichiarato
anticostituzionale.
“I cittadini italiani hanno diritto a votare con una legge
elettorale che dia garanzie reali di rappresentanza democratica.
Dopo l’impasse sul Tedeschellum, con la bocciatura delle norme
speciali e incostituzionali per il Trentino Alto Adige, si è
profilata la paralisi anche per semplici norme di armonizzazione
delle due leggi elettorali sopravvissute alle amputazioni
della Corte”, prosegue Besostri che così continua:
“L’armonizzazione si impone perché lo chiede il buon senso, lo
auspica il Presidente della Repubblica, ma soprattutto è
richiesto dalla stessa sentenza n. 35/2017 di annullamento
parziale della legge n. 52/2015(Italicum), ottenuto dal gruppo
degli avvocati antitalikum”. Nei 22 ricorsi presentati in
altrettanti tribunali italiani la discrepanza delle soglie di
accesso era uno dei motivi di incostituzionalità. Soltanto 5
ricorsi sono approdati al vaglio della Corte, gli altri sono
ancora in primo grado o in appello: Da qui a fine novembre
teoricamente il tempo utile per inviare nuovi ricorsi in Corte
Costituzionale, e perché siano esaminati e decisi prima delle
elezioni del 2018. “La Corte Costituzionale ha fatto il suo
dovere nell’ambito delle ordinanze dei tribunali. La mancata
armonizzazione delle leggi di Camera e Senato non è di sua
responsabilità, ma di un Parlamento che ha approvato una legge
per la sola Camera dei Deputati con un premio di maggioranza non
previsto al Senato, senza coalizioni di liste e con una soglia
di accesso del 3%, inferiore a quella del Porcellum”.”La legge
elettorale era incostituzionale”, ha poi detto.
Sono 8 i Tribunali pronti in tal senso: Lecce 21 settembre,
Messina e Venezia 29 settembre, Genova 10 ottobre, Perugia 17
ottobre, Trieste 15 novembre. Catania e Bologna il 29 novembre.
Altri possono essere fissati tra i quali il 23 ricorso quasi
tutto incentrato sul rischio di incostituzionalità di un voto
con le due leggi vigenti di Camera e Senato. Al Senato una sola
preferenza quindi in violazione del riequilibrio della
rappresentanza di genere (art. 51 Cost.) e 3 soglie regionali di
accesso 8% per liste singole, 3% liste in coalizione e 20%
coalizioni, a fronte di un’unica soglia nazionale del 3% per la
Camera, dove non sono permesse le coalizioni. Per gli elettori
di 25 anni e oltre il voto non è più uguale e i candidati nelle
due Camere non sono in condizioni di eguaglianza con violazione
degli artt. 48 e 51 Cost.
I ricorsi di Lecce, Venezia, Genova, Perugia, Trieste e
Bologna li discute l’Avv. Besostri con il collega locale
rispettivamente: Ligori (LE), Versace (VE), Paolillo (GE)
Ricciardi (PG), Campanotto e Sbisà (TS) e Sentimenti (BO) Il
ricorso di Messina l’Avv. Palumbo del Coordinamento Gruppo
avvocati Antitalikum. Il ricorso di Catania l’Avv. Longhitano.
(ANSA).
TG-COM
14-SET-17 14:34 NNN
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