ANSA Notiziario Nazionale, lunedì 09 ottobre 2017
L.elettorale: Besostri, in aula testo anticostituzionale
(ANSA) – ROMA, 9 OTT – “Domani verrà discusso alla Camera il
testo della Legge elettorale Rosatellum 2.0 con tempi ed
emendamenti contingentati e senza che la Presidenza della Camera
abbia ammesso nuove questioni di pregiudizialità costituzionale.
Una decisione che non ha tenuto conto della specificità delle
leggi in maniera elettorale, equiparate a quelle in materia
costituzionale (art. 72 comma 4 Cost.)”. Lo dice l’avvocato
Felice Besostri coordinatore degli Avvocati Antitalikum.
“La prima e più importante ragione di incostituzionalità del
Rosatellum 2.0 riguarda la impossibilità di votare per un
candidato uninominale che si stima, se non con l’obbligo di
votare insieme anche la lista a esso collegata e bloccata. Il
cittadino elettore potrebbe non gradire alcuno dei
rappresentanti della lista bloccata, ma è costretto a votarli
non potendo neppure sceglierli con voto di preferenza. E’ una
norma quindi che obbliga l’elettore a ripiegare su candidati a
lui non graditi e che riduce a metà la libertà del voto del
cittadino, in violazione dell’art. 48 della Costituzione che
garantisce anche il voto personale. In questo modo invece sono
i partiti che impongono ai cittadini le loro scelte”.
Prosegue Besostri “Le altre pregiudiziali di costituzionalità
riguardano le pluricandidature in liste proporzionali corte per
far sì che si eleggano i candidati perdenti dei collegi
uninominali, in violazione delle condizioni di eguaglianza per
le cariche elettive prescritte dall’art. 51 della Costituzione.
Infine con l’obbligo di presentare candidature uninominali
ovunque non si consente a partiti o movimenti politici
organizzati la scelta di come e dove presentarsi, contro l’art.
49 della Costituzione che garantisce a tutti i cittadini di
associarsi liberamente in partiti ma non ai partiti di avere il
monopolio delle candidature. E quindi l’obbligo di essere
iscritto o gradito a un partito per candidarsi”
(ANSA).
DEL
09-OTT-17 14:38
AGI, lunedì 09 ottobre 2017
L.Elettorale: Besostri, Boldrini tenga conto e’ incostituzionale =
(AGI) – Roma, 9 ott. – “Domani verra’ discusso alla Camera il
testo della legge elettorale Rosatellum 2.0, con tempi ed
emendamenti contingentati e senza che la Presidenza della
Camera abbia ammesso nuove questioni di pregiudizialita’
costituzionale. Una decisione che non ha tenuto conto della
specificita’ delle leggi in maniera elettorale, equiparate a
quelle in materia costituzionale (art. 72 comma 4 Cost.),
eppure si tratta di un testo molto diverso dal precedente
tentativo di legge conosciuto con il nome di Tedeskellum”. Lo
afferma Felice Besostri, coordinatore degli Avvocati
Antitalikum.
“La prima e piu’ importante ragione di incostituzionalita’
del Rosatellum 2.0 – spiega – riguarda la impossibilita’ di
votare per un candidato uninominale che si stima, se non con
l’obbligo di votare insieme anche la lista a esso collegata e
bloccata. Il cittadino elettore potrebbe non gradire alcuno dei
rappresentanti della lista bloccata, ma e’ costretto a votarli
non potendo neppure sceglierli con voto di preferenza. E’ una
norma quindi che obbliga l’elettore a ripiegare su candidati a
lui non graditi e che riduce a meta’ la liberta’ del voto del
cittadino, in violazione dell’art. 48 della Costituzione che
garantisce anche il voto personale. In questo modo invece sono
i partiti che impongono ai cittadini le loro scelte”.
“L’obbligo di collegamento con una lista impedisce tra
l’altro e costituisce un limite, sia per un candidato
uninominale, anche nel caso che ritenga di essere il piu’
votato nel collegio, perche’ non puo’ candidarsi se nessuna
lista circoscrizionale e’ di suo gradimento, ovvero nessuna
lista circoscrizionale accetti di collegarsi; sia per una lista
circoscrizionale di presentarsi per partecipare al recupero
proporzionale se non ha o non trova un candidato uninominale
disposto a collegarsi”, dunque, prosegue Besostri “le altre
pregiudiziali di costituzionalita’ riguardano le
pluricandidature in liste proporzionali corte per far si’ che
si eleggano i candidati perdenti dei collegi uninominali, in
violazione delle condizioni di eguaglianza per le cariche
elettive prescritte dall’art. 51 della Costituzione”.
“Infine con l’obbligo di presentare candidature uninominali
ovunque non si consente a partiti o movimenti politici
organizzati la scelta di come e dove presentarsi, contro l’art.
49 della Costituzione che garantisce a tutti i cittadini di
associarsi liberamente in partiti ma non ai partiti di avere il
monopolio delle candidature. E quindi l’obbligo di essere
iscritto o gradito a un partito per candidarsi,” conclude.
(AGI)
Bal
091445 OTT 17