Pari opportunità: convegno in Senato su Rosatellum e donne in politica

“Dalla rappresentanza di genere alla parità di genere” si terrà il 28 novembre a Roma

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Roma, 24 nov. (AdnKronos) (Rex/AdnKronos)
L’attuale Parlamento ha la maggiore presenza femminile della storia della Repubblica. Alla Camera sono presenti 195 parlamentari donne su 630 (pari al 31 per cento), mentre gli uomini eletti sono 435 (pari al 69 per cento). Al Senato, invece, sono state elette 92 senatrici (pari al 28,75 per cento), mentre i senatori sono 228 (con una percentuale pari al 71,25 per cento del totale). L’Italia è, tuttavia, al 32.mo posto nella classifica mondiale che include le democrazie parlamentari di 140 Paesi nel mondo (da http://archive.ipu.org/wmn-e/arc/classif010615.htm).

Sulla scorta della composizione del Parlamento italiano, il convegno “Dalla rappresentanza di genere alla parità di genere”, che si svolgerà a Roma, nella Sala Zuccari il 28 novembre (dalle 10,30), illustrerà la questione della selezione della rappresentanza in politica e quindi anche della selezione di genere.

All’incontro saranno presenti Annibale Marini, presidente emerito della Corte Costituzionale; l’avvocato Felice Besostri, già componente della Commissione Affari Costituzionali del Senato nella XIII lgs; Marco Follini, già Presidente della Giunta delle elezioni del Senato nella XVI lgs; Lara Trucco, docente di diritto costituzionale all’Università di Genova; Emma Imparato, docente di diritto pubblico comparato all’Università di Napoli l’Orientale; Enrico Buemi, senatore.

 

Il Rosatellum prevede combinazione tra voto congiunto e liste bloccate

Saranno presenti al convegno l’avvocatessa Anna Falcone; Luigi Compagna, senatore e docente universitario; Antonello Falomi, presidente dell’Associazione ex parlamentari; Domenico Gallo, magistrato, già senatore nella XII lgs; Luigi Covatta, direttore di “Mondoperaio”, già vicepresidente della Commissione parlamentare per le Riforme istituzionali nella XI lgs.

Il Rosatellum, infatti, col prevedere la combinazione tra voto congiunto e liste bloccate, fa risaltare il problema della selezione della rappresentanza in politica. L’incontro sarà anche l’occasione per parlare dei sistemi elettorali con voto di genere binominale.

“Con questa legge elettorale si prevede che il numero di parlamentari di un genere non possa superare il 60 per cento dell’altro sesso -spiega Felice Besostri, coordinatore degli Avvocati Antitalikum- Questo stabilisce una quota astratta e teorica di candidati, ma non di eletti. Nel sistema del Rosatellum 2.0 sei eletto o eletta se sei candidato nell’uninominale e in collegi blindati, quindi capolista nelle circoscrizioni plurinominali proporzionali, e solo in poche eccezioni come secondo o terzo della lista”.

 

Besostri, il problema è degli eletti non dei candidati

“Se la questione è quella di riequilibrare la presenza delle donne in politica bisogna eleggere rappresentanti di entrambi i sessi o con misura più consistente delle donne. Il problema è degli eletti e non dei candidati. Anche con un sistema di elezione sicura, infatti, si tratta sempre di donne che sono selezionate dai capi dei partiti, al 99 per cento guidati da uomini”.

“Nel Rosatellum, come nell’Italicum e nel Porcellum, sono stati espropriati i cittadini del loro diritto costituzionale di esercitare il voto libero e personale, ovvero di scegliere il proprio candidato o candidata. Pertanto anche il sistema di diritti delle donne -proporzionale o maggioritario che sia- può e deve essere sempre garantito all’interno di un sistema perfettamente costituzionale”.

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L. ELETTORALE: AVVOCATI ‘ANTITALIKUM’, QUOTE ROSA NON TUTELATE

Besostri,via migliore e’ il sistema binominale.Convegno al Senato (ANSA) – ROMA, 24 NOV – “Andremo a votare con una legge che prevede che il numero di Parlamentari di un genere non possa superare il 60% dell’altro sesso, e questo designa una quota astratta e teorica di candidati, ma non di eletti” sottolinea Felice Besostri, coordinatore degli ‘Avvocati Antitalikum’ lanciando l’allarme sulla mancanza di tutele per le quote rosa, tema che sara’ affrontato martedi’ prossimo 28 novembre in un convegno al Senato – organizzato da Enrico Buemi, con Marco Follini e Annibale Marini – su ‘Come la legge Rosato utilizza le quote per eludere la vera questione delle donne in politica’.

“Nel sistema del Rosatellum 2.0 sei eletto o eletta se sei candidato nell’uninominale e in collegi blindati, o capolista nelle circoscrizioni plurinominali proporzionali, e solo in poche eccezioni come secondo o terzo della lista”, spiega Besostri. “Se l’obiettivo e’ quello di riequilibrare la presenza delle donne in politica, allora bisogna eleggere rappresentanti di entrambi i sessi, o con donne in misura piu’ consistente. Ed anche con un sistema di elezione sicura, si tratta sempre di donne che sono selezionate dai capi dei partiti che sono uomini”, prosegue Besostri. “Rosatellum, Porcellum, Italicum:
tutte le ultime leggi elettorali hanno espropriato i cittadini del diritto a scegliersi il proprio candidato o candidata”.

La soluzione per assicurare la rappresentanza rosa nel sistema elettorale maggioritario, conclude Besostri, “e’ il sistema binominale che prevede in ogni collegio due eletti ed in ogni coppia di candidati un uomo e una donna: in questo modo si garantisce un vero riequilibrio della rappresentanza di genere scelta liberamente dagli elettori”. (ANSA).

COM-NM
24-NOV-17 18:17 NNNN

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AskaNews, venerdì 24 novembre 2017
Donne in politica, Besostri: Rosatellum con quote elude questione
Donne in politica, Besostri: Rosatellum con quote elude questione Martedì al Senato un convegno sul tema
Roma, 24 nov. (askanews) – L’attuale Parlamento ha la maggiore
presenza femminile della storia repubblicana. Alla Camera dei
Deputati sono presenti 195 parlamentari donne su 630 pari al 31%,
mentre gli uomini eletti sono 435 pari al 69%.
Al Senato sono state elette 92 senatrici pari al 28,75%, i
Senatori sono 228 con una percentuale pari al 71,25% del totale.
L’Italia è al 32° posto nella classifica mondiale che include le
democrazie parlamentari di 140 Paesi nel mondo. (fonte: MONDO:
Sulla scorta della fotografia dell’attuale composizione del
Parlamento italiano, martedì 28 il convegno “Dalla rappresentanza
di genere alla parità di genere” (alle 10:30 al Senato in Sala
Zuccari, Palazzo Giustiniani), grazie alla presenza di politici,
esperti e docenti universitari, si occuperà della legge
elettorale Rosato che – con il suo impianto legislativo che
prevede la combinazione tra voto congiunto e liste bloccate –
secondo gli organizzatori dell’evento “cristallizza tutta la
questione della selezione della rappresentanza in politica e
quindi anche di quella di genere”.
Il convegno sarà anche l’occasione per parlare dei sistemi
elettorali con voto di genere binominale.
“Andremo a votare con una legge che prevede che il numero di
Parlamentari di un genere non possa superare il 60% dell’altro
sesso, questo designa una quota astratta e teorica di candidati
ma non di eletti” ha dichiarato l’avv. Felice Besostri,
coordinatore degli Avvocati Antitalikum. Aggiungendo: “Nel
sistema del Rosatellum 2.0 sei eletto o eletta se sei candidato
nell’uninominale e in collegi blindati, quindi capolista nelle
circoscrizioni plurinominali proporzionali, e solo in poche
eccezioni come secondo o terzo della lista”.
“Se la questione – ha proseguito Besostri – è quella di
riequilibrare la presenza delle donne in politica, bisogna
eleggere rappresentanti di entrambi i sessi o con misura più
consistente delle donne. Il problema è degli eletti e non dei
candidati”.
(Segue)
 Cro/Mau 20171124T163755Z
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AskaNews, venerdì 24 novembre 2017
Donne in politica, Besostri: Rosatellum con quote elude questione -2-
Roma, 24 nov. (askanews) – “Anche con un sistema di elezione
sicura – ha denunciato quindi Besostri -, si tratta sempre di
donne che sono selezionate dai capi dei partiti che sono al 99%
guidati da uomini”.
“Nel Rosatellum come era per il Porcellum i candidati sono
nominati, l’Italicum prevedeva almeno i 2/3 di nominati, quindi
tutte le ultime leggi elettorali hanno inteso espropriare i
cittadini del loro diritto costituzionale di esercitare il voto
libero e personale, ovvero di scegliere il proprio candidato o
candidata”.
“Pertanto anche il sistema di diritti delle donne –
proporzionale o maggioritario che sia – può e deve essere sempre
garantito all’interno di un sistema perfettamente costituzionale”.
L’Avv. Besostri ha infine concluso: “Il sistema binominale, che
prevede in ogni collegio due eletti ed in ogni coppia di
candidati un uomo e una donna, è l’unico sistema maggioritario
che garantisce un vero riequilibrio della rappresentanza di
genere scelta liberamente dagli elettori”.
(Segue)
 Cro/Mau 20171124T163802Z
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AskaNews, venerdì 24 novembre 2017
Donne in politica, Besostri: Rosatellum con quote elude questione -3-
Donne in politica, Besostri: Rosatellum con quote elude questione -3-
Roma, 24 nov. (askanews) – Al convegno di martedì al Senato sono
previsti interventi di: Annibale Marini, Presidente emerito della
Corte costituzionale; Felice Besostri, avvocato, già componente
della Commissione affari costituzionali del Senato nella XIII
lgs; Marco Follini, saggista, già Presidente della Giunta delle
elezioni del Senato nella XVI lgs; Lara Trucco, docente di
diritto costituzionale, Università di Genova; Emma Imparato,
docente di diritto pubblico comparato, Università di Napoli
l’Orientale; Enrico Buemi, Senatore della Repubblica.
Saranno inoltre presenti: Anna Falcone, avvocato; Luigi Compagna,
senatore della Repubblica, docente universitario; Antonello
Falomi, già parlamentare, presidente dell’Associazione ex
parlamentari; Domenico Gallo, magistrato, già senatore nella XII
lgs; Luigi Covatta, direttore di “Mondoperaio”, già
Vicepresidente della Commissione parlamentare per le riforme
istituzionali nella XI lgs.
 Cro/Mau 20171124T163809Z
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AGI, venerdì 24 novembre 2017
Rosatellum: Besostri, non garantisce donne in Parlamento =
(AGI) – Roma, 24 nov. – “Sulla scorta della fotografia
 dell’attuale composizione del Parlamento italiano il convegno
 ‘Dalla rappresentanza di genere alla parita’ di genere’, grazie
 alla presenza di politici, esperti e docenti universitari, si
 occupera’ della legge elettorale Rosato che – con il suo
 impianto legislativo che prevede la combinazione tra voto
 congiunto e liste bloccate – cristallizza tutta la questione
 della selezione della rappresentanza in politica e quindi anche
 di quella di genere”. Lo annuncia Felice Besostri, coordinatore
 degli Avvocati Antitalikum. Il convegno, che si terra’ martedi’
 28 novembre alle 10.30 in Sala Zuccari, al Senato, “sara’ anche
 l’occasione per parlare dei sistemi elettorali con voto di
 genere binominale”, prosegue Besostri. “Andremo a votare con
 una legge che prevede che il numero di Parlamentari di un
 genere non possa superare il 60% dell’altro sesso, questo
 designa una quota astratta e teorica di candidati ma non di
 eletti”. A questo, Besostri aggiunge che “nel sistema del
 Rosatellum 2.0 sei eletto o eletta se sei candidato
 nell’uninominale e in collegi blindati, quindi capolista nelle
 circoscrizioni plurinominali proporzionali, e solo in poche
 eccezioni come secondo o terzo della lista. Se la questione e’
 quella di riequilibrare la presenza delle donne in politica
 bisogna eleggere rappresentanti di entrambi i sessi o con
 misura piu’ consistente delle donne. Il problema e’ degli
 eletti e non dei candidati”. Denuncia quindi Besostri: “Anche
 con un sistema di elezione sicura, si tratta sempre di donne
 che sono selezionate dai capi dei partiti che sono al 99%
 guidati da uomini. Nel Rosatellum come era per il Porcellum i
 candidati sono nominati, l’Italicum prevedeva almeno i 2/3 di
 nominati, quindi tutte le ultime leggi elettorali hanno inteso
 espropriare i cittadini del loro diritto costituzionale di
 esercitare il voto libero e personale, ovvero di scegliere il
 proprio candidato o candidata. Pertanto anche il sistema di
 diritti delle donne – proporzionale o maggioritario che sia –
 puo’ e deve essere sempre garantito all’interno di un sistema
 perfettamente costituzionale”. L’avvocato conclude segnalando
 che “il sistema binominale, che prevede in ogni collegio due
 eletti ed in ogni coppia di candidati un uomo e una donna, e’
 l’unico sistema maggioritario che garantisce un vero
 riequilibrio della rappresentanza di genere scelta liberamente
 dagli elettori”. (AGI)
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locandina binominale novembre