di Felice Besostri

Il  numero dei parlamentari poteva essere ridotto: da noi il numero di abitanti per parlamentare era più basso d quello di Germania, Francia e Spagna, con la riforma è il più alto dei paesi europei ad esempio Olanda, Francia, Germania, Spagna, Polonia, Romania, Slovacchia, Ungheria, Svezia, Grecia, ma tenendo conto delle esigenze di rappresentatività del corpo elettorale. Intervenendo sulle indennità il risparmio poteva essere maggiore con riduzioni numeriche meno decapitatorie.  SENZA una legge integralmente proporzionale, al limite con soglie d’accesso intorno al 2% (la soglia minima obbligatoria prevista per gli stati  più grandi della UE dalla Decisione 2018/994/UE per il Parlamento europeo). Con sistemi maggioritari come quello del referendum Salvini o con premi di maggioranza paesi come Italikum o nascosti come il Rosatellum bis come da allegato.

Questo significa che quando c’è un’unica lista o coalizione che superi il 30% dei voti e distribuita omogeneamente sul territorio nazionale, questa può avere la maggioranza assoluta della Camera dei deputati e se si toglie a base regionale per il Senato, come si è incominciato a fare con la n. 165/2017 introducendo una soglia nazionale del 3% anche per il Senato controllare pur essendo minoritaria nel paese il Parlamento in seduta Comune controllando la messa in stato d’accusa del Presidente della Repubblica ex 90 Cost. e l’assemblea presidenziale ex 83 Cost. praticamente del tutto se in analogia alla riduzione dei Parlamentari i delegati regionali da 58 si riducessero a 20.

Di questo non si parla, ma è la questione che più squilibrerebbe la nostra Costituzione e il ruolo del  capo dello Stato, che rappresenta l’unità nazionale, garante della Costituzione e dell’equilibrio e cooperazione degli organi costituzionali e dei poteri che li esprimono. Il Parlamento in seduta comune elegge anche 5 Giudici Costituzionali ed un terzo dei membri elettivi  del CSM.

Link: https://www.radioradicale.it/scheda/587702/ridurre-il-numero-dei-parlamentari-le-ragioni-del-no


630-12=618 -232=386

30% di 386=116

Maggioranza assoluta 316-116=200 non deve perdere più di 32 seggi uninominali

Europee 2019

Liste di partito

Lista SALVINI   9.175.208  34,26%

Magg.ass. 316-132=184 può perdere 48 coll.unin.

Fratelli d’Italia 1.726.189   6,44
Forza Italia 2.351.673 8,78
COAL.CDX  13.253.070 49,48

           LEGA+FDI 40,70% M.A. 316-157=159 perd. 73 seggi

           Magg.Ass.. 316-191=125 può perdere 107 coll.unin.


Part.DEM.         6.089 .53  22,74


+ EUROPA 833.443 3,11
EUR. VERDE  621.492 2,32
SINISTRA   469.943 1,75
SVP 142.185 0,53
COAL.CSX 8.156.916 30,45   

M5S   4.569.089   17,06     


LEGA  FDI  FI PD    M5S  
NO 3.194.004 443.727 691.172 1.867.516 873.930
NE 2.381.616 333.394 339.049 1.388.550  599.172
CE 1.848.001 386.061 345.934  1.488.400 882.966
ME 1.291.514 414.776  674.529 984.566  1.603.095

seggi 114  conFdI (1.706.290)   Cdx (2.380.819)                                         (2.587.661)                                         

IS            460.250             148.297      301.302                    379.404                         616.097

seggi 44     conFdI(608.547)   Cdx(909.849)                                                       (995.501)

LEGENDA: i numeri in Grassetto indicano la Lista / Partito di maggioranza relativa nella circoscrizione elettorale europea. I numeri sottolineati in continuo indicano la coalizione maggioritaria elezione 2018 quelli sottolineati singolarmente 1001, ipotetica coalizione alternativa. Nella circoscrizione MERIDIONE 114 seggi senza un accordo PD- M5S la Coalizione Lega FDI ha la maggioranza relativa.  La Coalizione di CDX con FI  supera sempre i M5S, anche dove sono il partito di maggioranza relativa supera, ma non la Coalizione PD-M5S