Lunedì Sel decide se sostenere l’ex manager Expo. Ancora pressing su Balzani e intanto Basilio Rizzo spiega che «Maltese è una candidatura» e altre potrebbero arrivarne.
Giuseppe Sala vuole fare la convention di lancio della sua candidatura il 12 marzo prossimo. Prende tempo, anche perché all’interno della coalizione e soprattutto sulla composizione delle liste restano ancora molti dubbi. Oggi l’assemblea di Sel decide se garantire il suo appoggio all’ex commissario di Expo: ma se anche arriverà il «sì» atteso, potrebbe essere a condizione e quindi implicherebbe una risposta da Sala. Altro tempo. Subito dopo, dovrebbe sciogliere le riserve anche Francesca Balzani, che Sel vuole a capo della lista degli «arancioni» in cui comparirebbero anche rappresentanti di Sinistra Ecologia e Libertà: ma questo meccanismo di risposte a cascata potrebbe venire condizionato da una serie di variabili. Anzitutto, Balzani non avrebbe ancora avuto da Sala garanzie sul ruolo che potrà avere nella sua eventuale squadra di governo. Un conto è presentare il ticket con lei vicesindaco, un conto dire genericamente che «avrà un incarico». E Sel dovrà spiegare questa situazione anche alla base che ha poca voglia di votare l’ex commissario di Expo e che guarda a cosa accadrà a sinistra. Ed ecco l’altro tema.
Il variegato mondo che ha annunciato l’intenzione di non sostenere Sala e di correre con un proprio candidato, cercherà fino all’ultimo di sondare altre possibilità e quella che piace di più ha proprio il nome e il volto di Francesca Balzani. Anche questo schieramento sta valutando al proprio interno come muoversi. Il giornalista Curzio Maltese si è detto pronto a candidarsi, ma il suo nome non sta entusiasmando tutti: sui social qualcuno ha aperto il dibattito sul nome «paracadutato» e poco milanese («non mi risulta», ha detto lunedì mattina il sindaco Pisapia). Il presidente del consiglio comunale Basilio Rizzo si limita a spiegare che «si tratta di una candidatura autorevole», lasciando però intendere, senza dirlo, che altri nomi potrebbero arrivare.
Un’alternativa ad esempio è quella dell’avvocato Felice Besostri. Il problema è anzitutto che bisogna tenere insieme uno schieramento variegato (dalla sinistra radicale ai civici, fino ancora all’anima ambientalista, con personalità che spaziano appunto dallo stesso Rizzo all’ex assessore al Traffico di Albertini, Giorgio Goggi) e poi che bisogna — nelle intenzioni dello schieramento — trovare una personalità in grado di andare al ballottaggio. Un pezzo forte, insomma.
Sala resta a guardare. Anche troppo, secondo alcuni che gli imputano il fatto di non aver preso le redini della partita. In questo momento l’ex commissario di Expo è più concentrato nella definizione della propria lista e nella scelta della squadra di staff che dovrà aiutarlo in campagna elettorale. Da oggi comincerà ad affiancarlo la Sec di Fiorenzo Tagliabue che lo aveva aiutato anche nella campagna delle primarie; la parte creativa verrà invece affidata al gruppo Quorum che aveva lavorato per Pierfrancesco Majorino e dovrebbe venire coinvolto anche Pietro Raffa, social media manager della macchina di «Primarie Milano».
Elisabetta Soglio
Fonte: Corriere della Sera