(ANSA) – ROMA, 24 GEN – E’ iniziata in Corte Costituzionale l’udienza pubblica per l’esame dell’Italicum: la Consulta dovra’ valutare la legittimita’ del ballottaggio, del premio di maggioranza, dei capilista bloccati, delle multicandidature con l’opzione del candidato di scegliere in quale collegio essere eletto. I rilievi su questi aspetti sono contenuti in cinque ordinanze giunte dai tribunali di Messina, Torino, Perugia, Genova e Trieste. A promuovere i ricorsi un pool di avvocati: tra loro Felice Besostri, che fu gia’ al centro dell’azione contro il Porcellum, poi dichiarato incostituzionale.
Tredici i giudici presenti nell’aula della Consulta: relatore e’ Nicolo’ Zanon, che illustrera’ la causa. Poi parleranno gli avvocati anti-Italicum e a seguire l’avvocato generale dello Stato, Massimo Massella Ducci Teri, che difendera’ l’Italicum per conto della Presidenza del Consiglio. La decisione sara’ presa dopo la camera di consiglio a porte chiuse dei giudici. E’ attesa stasera, ma potrebbe anche slittare a domani.(ANSA).

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GIORNO DEL GIUDIZIO PER L’ITALICUM, ‘PIENONE’ ALLA CONSULTA /FOTO

(DIRE) Roma, 24 gen. – L’attenzione della politica e’ puntata sul Palazzo della Consulta, dove e’ appena cominciata l’udienza pubblica della Corte costituzionale sull’italicum.

Posti esauriti in sala, con una folta presenza di giornalisti.

Tanti anche i ricorrenti. A cominciare dagli avvocati Vincenzo Palumbo, Tommaso Magaudda, Giuseppe Bozzi, Felice Carlo Besostri, Giuseppe Pennino, Michele Ricciardi e dai loro assistiti. Ricorre anche il Codacons, rappresentato da Carlo Rienzi, Gino Giuliano, Guglielmo Saporito.

La ‘difesa’ e’ affidata all’avvocato dello Stato Vincenzo Nunziata. Giudice relatore Nicolo’ Zanon.
Al termine dell’udienza la Corte si riunira’ in camera di consiglio. La sentenza sulla legge elettorale e’ attesa tra questa sera e domani.
(Anb/ Dire)
09:47 24-01-17

(ANSA) – ROMA, 24 GEN – Valutare la circostanza che l’approvazione dell’Italicum avvenne col voto di fiducia. E’ quanto ha chiesto alla Consulta l’avvocato Felice Besostri, legale anti-Italicum, facendo anch’egli un’istanza affinche’ la corte sollevi questione di costituzionalita’ di fronte a se stessa. Secondo Besostri, il fatto che le leggi elettorali non figurino nei regolamenti parlamentari tra quelle per cui e’ esclusa la fiducia, non e’ un elemento sufficiente.

“Se questo e’ il ragionamento – ha detto – questo vuol dire lasciare aperta per il legislatore la possibilita’ di approvare con la fiducia norme incostituzionali”. Besostri ha ricordato che il Porcellum, incostituzionale, fu usato in 3 tornate elettorali. “Questo non deve accadere piu’. Se le prossime elezioni dovessero essere fatte con legge incostituzionale, la democrazia sarebbe in pericolo”.(ANSA).
24-GEN-17 12:37 NNNN

Aggiornata alle 16 udienza Consulta su legittimità… -2.

Roma, 24 gen. (askanews) – Nel corso degli interventi dei legali dei ricorrenti contro l'”Italicum”, l’avvocato Vincenzo Palumbo ha sottolineato come “nel confezionare la legge 52, il parlamento abbia disatteso tutti i principi costituzionali in materia elettorale” e che “non ha tenuto conto che non era ragionevole una legge per la sola Camera dei deputati, non ha tenuto conto che privilegiare la governabilità significava subordinarle la rappresentanza” e “che il sistema delle pluricandidature e delle opzioni del post voto metteva le elezioni di moltissimi parlamentari nell’assoluta discrezionalità dei partiti che a tavolino decidevano i nomi”.

Inoltre, secondo Palumbo, “non è stato tenuto conto che quel parlamento, sia pure legittimo, era oramai politicamente delegittimato e non poteva continuare a operare come se niente fosse”. Per l’avvocato Palumbo “l’esito del referendum 4 dicembre che ha visto rigettata con ampia maggioranza la riforma costituzionale e ha quindi implicitamente confermato l’attuale impianto costituzionale ha radicalmente mutato la situazione istituzionale nella quale la decisione della Corte è destinata a incidere”.
Da parte sua l’avvocato Felice Besostri, uno dei promotori dei ricorsi contro l’Italicum, ha affermato come la “nostra azione sia un’iniziativa per l’accertamento del diritto di votare secondo costituzione” e ha ricordato quali siano state le “conseguenze sul sistema sul sistema politico e istituzionale di aver votato per tre volte con una legge elettorale incostituzionale (come il Porcellum, ndr). Questo non deve succedere più, non si può dire di non aggravare la situazione facendo dei ricorsi ai giudici in carattere preventivo. Se non si fa così, le prossime elezioni dovessero essere fatte con legge di sospetta costituzionalità, la democrazia sarebbe davvero in pericolo”. E’ anche “per questo che noi chiediamo che sia una autorimissione su un punto importante: non può essere il giudice ‘a quo’ a giudicare su questo”.

Per l’avvocato Lorenzo Acquarone, altro legale antiitalicum, “il vizio più grave di questa legge elettorale è quello di dare prevalenza al concetto di governabilità rispetto al principio di rappresentatività” che ha “un carattere di costituzionalità in sé” mentre la “governabilità viene dopo perché attraverso una buona rappresentatività si può avere un certo governo stabile”.

241401 GEN 17