«Ha preso il via ieri presso il Tribunale di Lecce (Prima sezione, dottoressa Katia Pinto) la discussione del ricorso presentato da alcuni cittadini-elettori pugliesi contro la legge elettorale regionale, approvata in fretta e furia poco prima dell’estate scorsa.

Il ricorso, che si avvale del patrocinio dell’avvocato Felice Carlo Besostri, del foro di Milano, insieme agli avvocati Marco Ligori ed Enrico Colazzo, del foro di Lecce, verte sulla «illogicità ed incongruità di numerosi punti su cui si basa la legge e si prefigge l’obbiettivo che il Giudice recepisca le ragioni di incostituzionalità esposte nell’atto e le sottoponga al vaglio della Corte Costituzionale, analogamente a quanto è già avvenuto per altre leggi elettorali regionali, come quella della Lombardia».

Tra i punti salienti del ricorso, innanzitutto, il fatto che la legge prevede l’assegnazione di un’altissima quota dei 50 Consiglieri (più della metà) alla coalizione vincente, secondo tre distinti scalini legati al numero differente dei consensi raccolti, senza, però, definire una soglia minima per accedere alla ripartizione. Altro motivo di censura alla legge elettorale regionale, esposto nel ricorso, è la disparità di trattamento riservato alle forze politiche unite o meno in coalizione.