Penso che la risposta dell’avv. Aldo Bozzi debba essere conosciuta dal maggior numero di persone in risposta ad uno che dopo aver responsabilizzato l’ANPI  per la mancata partecipazione al corte del XXV aprile di Roma è rimasto sorpreso dalla sua reazione. L’incivile comportamento di coloro che hanno manifestato contro la presenza della Brigata Ebraica al Corteo del 25 Aprile dello scorso anno non ha giustificazione, quale che sia il loro dissenso dalle politiche del governo israeliano e devono essere politicamente e moralmente isolati.
Chi confonde gli ebrei con le politiche governative di un’altro Stato sono portatori di una forma di antisemitismo e non si possono meravigliare delle reazioni, che suscitano. La causa palestinese ne risulta danneggiata, l’ANPI ha fatto bene a consentire la presenza di associazioni filopalestinesi, come anche di difendere con intransigenza la presenza indisturbata della Brigata Ebraica.
A Milano ci sono state contestazioni di un centro sociale ma isolato dal rappresentante dell’OLP Hani Gaber, come nemici della causa palestinese. A Milano la Brigata Ebraica sfilerà, come sfilerannno associazioni PALESTINESI E SIRIANI pro Assad o contro Assad.
Nella mia vita ricordo sempre due personaggi Abdel Zwaiter, palestinese comunista e rappresentante OLP per l’Italia e Perez Merchav ebreo israeliano e socialista sionista, che dicevano che la soluzione dei problemi in Medio Oriente aveva bisogno di compagni italiani equivicini e non equidistanti, molto più utili dei filopalestinesi e dei filoisraeliani per trovare una soluzione.
Adbel Zwaiter è stato assassinato alla vigilia di un incontro con Perez Merchav, che per quell’incontro sfidava il codice penale israeliano.  Speriamo che l’anno prossimo anche a Roma si possa fare come a Milano, dipende anche da noi.
Felice C. Besostri

La risposta dell’avv. Aldo Bozzi

Egregio sig. Martocchia,
alcune precisazioni sono necessarie.
In primo luogo, è stato Lei a indirizzarmi la email alla quale io ho fatto riferimento. Quindi, non vedo la ragione della Sua “sorpresa” nel ricevere un messaggio da chi ne riceve uno da Lei. Le confesso che, non ostante la mia tenera età (ho 83 anni), ignoravo la Sua esistenza  sino a quando Lei mi ha indirizzato la email alla quale ho risposto.
In secondo luogo, la Sua email è stata indirizzata a “Studio Legale Aldo Bozzi” , quindi la mia risposta è, ovviamente, partita dall’indirizzo email al quale Lei stesso e personalmente aveva indirizzato il proprio messaggio. Non vedo, ancora una volta, la ragione della Sua “sorpresa“.
In terzo luogo, il mio messaggio è stato da me firmato “Aldo Bozzi” (non “avv. Aldo Bozzi“, come sarebbe stato necessario se si fosse trattato di una comunicazione di natura professionale).
Ed è evidente che, avendo firmato con il mio nome il messaggio, mi sono pienamente “qualificato“.
Non vedo cosa altro avrei dovuto aggiungere per qualificarmi. Forse avrei dovuto ricordare, tra altre cose, di avere intrapreso l’azione che ha condotto all’incostituzionalità del porcellum  e che poi ho agito contro l’Italicum?
Di avere, negli anni passati, ottenuto la condanna del “ne bis in idem” dalla Corte Europea dei diritti dell’Uomo?
Egregio sig. Martocchia, con la mia email mi sono limitato a difendere la posizione assunta dall’ANPI a favore del NO referendario del 4 dicembre, dissentendo dalla Sua opinione con la quale Lei ha accusato l’ANPI per  detta posizione assunta.
E questa difesa dell’ANPI non mi sembra una cosa così grave !!!
Con i più cordiali saluti.
Aldo Bozzi