Perché la democrazia è in pericolo è spiegato nella lettera, che non è un messaggio trasversale ai compagni del Si dal momento che l’ho inviata direttamente anche a loro. Mi pare che ho assunto sempre con chiarezza le mie posizioni senza timori reverenziali verso nessuno.

In un articolo 57 si dice che il nuovo senato è eletto con metodo proporzionale. Ho dimostrato che non è così. Per 21 sindaci e i 5 di nomina presidenziale, nonché almeno 10 senatori di quelle regioni che ne hanno 2 di cui un sindaco. Problematica è la proporzionalità anche dove ce ne sono tre di cui un sindaco. Nell’ipotesi minima 36 sono maggioritari, cioè il 36% del nuovo Senato, che elegge 2 giudici costituzionali. Per eleggere il Presidente della Repubblica non serve più la maggioranza dei membri del Parlamento in seduta comune senza più i delegati regionali ma i 3/5 dei votanti, senza un quorum minimo di partecipazione. Il premio di maggioranza è fisso in 340 seggi sia che lo conquisti al primo turno con il 40% dei voti validi espressi che dopo un ballottaggio cui sei stato ammesso col 25% o meno se sei il secondo che può vincere per dispetto. Il premio di maggioranza è inversamente proporzionale come entità al consenso elettorale: è un unicum e l’art. 48 Cost. che dice che il voto è uguale. Se il premio va a una lista e non a una coalizione, infatti nel primo testo votato non c’era il capo politico della lista. La ragione è di farlo di fatto eleggere direttamente togliendo una prerogativa presidenziale ex art. 92 Cost. senza cambiarla per poter dire che siamo ancora una forma di governo parlamentare (leggere allegato del padre dell’Italikum).

Un presidenzialismo, anzi un premierato, senza i contrappesi e i controlli. Non parliamo poi del IV comma dell’art. 117 in cui l’iniziativa legislativa in una forma di governo parlamentare in una materia importantissima di deroga alle competenze delle regioni è RISERVATA AL GOVERNO, che per il nuovo art. 70 può imporre l’approvazione in 70 giorni. Chi conquista i 340 seggi elegge il Presidente della repubblica nomina almeno 3 tra Camera e Senato membri della Corte Costituzionale che con i 5 del Presidente sono 8 su 15, cioè la maggioranza. Basta , ma soprattutto è l’ipocrisia, la sciatteria coniugata all’arroganza che mi preoccupa. Sanno benissimo che il metodo di elezione del nuovo senato non funziona, dovranno cambiare di nuovo la Costituzione , ma con un parlamento più manovrabile e meno plurale. Nelle regioni tranne l’Alto Adige ci sono sistemi elettorali iper-maggioritari con premi fino al 60%.

Le novità positive sono rinviate a nuove leggi costituzionali o modifiche dei regolamenti parlamentari , dove basta la maggioranza assoluta, sempre i 340. Se non basta per cogliere i pericoli per la democrazia ci rinuncio. Ci si lamenta per gli inqualificabili insulti di un partigiano del NO. Un altro partigiano del NO che ci sta spendendo la salute e che ha apprezzato la pubblicazione dell’appello non può essere pubblicato per intero. Pubblica solo la prima frase con l’apprezzamento tanto per sottolineare che i NO, anche quelli come me che non hanno fatto la lotta partigiana vera: Il 25 aprile 1945 avevo un anno e 2 giorni, non sono tutti uguali.

Felice C. Besostri