(ANSA) – ROMA, 3 NOV – “Il Capo dello Stato avrebbe potuto utilizzare, come prevede l’art. 73 della Costituzione, i 30 giorni a sua disposizione per promulgare una legge su cui era necessario riflettere molto”. Lo afferma l’avvocato Felice Besostri, secondo il quale “sarebbe stato opportuno rinviarla con un messaggio motivato alle Camere, come prevede l’art.74 della Costituzione, cio’ avrebbe consentito alle Camere nell’ interesse della costituzionalita’ della legge di prevedere almeno il voto disgiunto e lo scorporo degli eletti nel maggioritario uninominale dal proporzionale”.
Il coordinatore degli Avvocati Antitalikum sottolinea come la sentenza n.1 del 2014, ovvero quella relativa al Porcellum, e la sentenza della Corte del Tribunale Costituzionale federale tedesco del 2012 sui cosiddetti mandati aggiuntivi – citata quasi per esteso come motivazione nella sentenza sul Porcellum – “dimostrino la incostituzionalita’ della terza legge elettorale”.
“La sentenza – aggiunge Besostri – riporta che quando il legislatore sceglie un sistema proporzionale, anche soltanto in parte, (e’ il caso del Rosatellum) si crea un’aspettativa nell’ elettore di un rapporto tra i voti in entrata e i loro effetti in “uscita”: la nuova legge tradisce questa aspettativa per l’effetto distorsivo che ricade sulla parte proporzionale del voto che il cittadino da’ al candidato uninominale, e per l’assenza di un voto personale – e non a pacchetto come prevede la legge – per i candidati maggioritari e proporzionali bloccati”.
Il legale ha quindi dichiarato che “gli avvocati Antitalikum intendono promuovere ricorsi anche questa volta per l’ accertamento del diritto del popolo italiano di votare in conformita’ alla Costituzione”. E ha aggiunto: “E’ stata sacrificata la rappresentanza, senza neanche assicurare la stabilita’ di governo”.
“Accanto ai ricorsi gia’ radicati sulla procedura di approvazione della legge Rosato, di cui alcuni gia’ fissati il prossimo 12 dicembre dinanzi alla Consulta per l’ammissibilita’, gli Avvocati Antitalikum prepareranno sul modello dell’iniziativa che ha avuto successo contro l’Italikum un ricorso per la maggioranza dei distretti di Corte d’appello da presentare a cominciare dalla prima settimana successiva alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge”, ha concluso l’avvocato.(ANSA).
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NOTIZIE FLASH: 3/A EDIZIONE – L’INTERNO (9)
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03-NOV-17 18:49 .
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“Gli Avvocati Antitalikum intendono promuovere ricorsi anche questa volta per l’accertamento del diritto del popolo italiano di votare in conformità alla Costituzione”, insiste Besostri, aggiungendo: “E’ stata sacrificata la rappresentanza, senza neanche assicurare la stabilità di governo”. (segue) (Pol-Ant/AdnKronos)
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“Accanto ai ricorsi già radicati sulla procedura di approvazione della legge Rosato, di cui alcuni già fissati il prossimo 12 dicembre dinanzi alla Consulta per l’ammissibilità, gli Avvocati Antitalikum prepareranno sul modello della iniziativa che ha avuto successo contro l’Italikum un ricorso per la maggioranza dei distretti di Corte d’appello da presentare a cominciare dalla prima settimana successiva alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge”, conclude l’avvocato.
(Pol-Ant/AdnKronos)
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“EX ART. 73 E 74 COSTITUZIONE. MEGLIO RIFLETTERE MOLTO, PRONTI RICORSI” (DIRE) Roma, 3 nov. – “Il capo dello Stato avrebbe potuto utilizzare, come prevede l’art. 73 della Costituzione, i 30 giorni a sua disposizione per promulgare una legge su cui era necessario riflettere molto”. Lo dice, alla notizia della firma della legge elettorale Rosato da parte del capo dello Stato, l’avvocato Felice Besostri, coordinatore degli Avvocati antitalikum, gia’ promotore dei ricorsi contro il porcellum.
Besostri sottolinea poi come la sentenza n. 1 del 2014, ovvero quella relativa al porcellum, e la sentenza della Corte del tribunale costituzionale federale tedesco del 2012 sui cosiddetti mandati aggiuntivi, “citata quasi per esteso come motivazione nella sentenza sul porcellum, dimostrino la incostituzionalita’ della terza legge elettorale”.
(DIRE) Roma, 3 nov. – E commentando la parte proporzionale della legge elettorale l’avvocato Felice Besostri, coordinatore degli Avvocati antitalikum spiega: “Le liste corte previste dalla legge Rosato, consentono di conoscere i candidati ma in assenza di voto disgiunto dal volto uninominale gli elettori saranno costretti a votare tanto i candidati apprezzabili quanto quelli disprezzabili, o che non conoscono” e “questo accade anche per la mancanza di preferenze per la lista proporzionale, che aggrava il voto obbligatoriamente congiunto tra candidati uninominali e candidati della parte proporzionale”.
Conclude il coordinatore degli Avvocati antitalikum: “Accanto ai ricorsi gia’ radicati sulla procedura di approvazione della legge Rosato, di cui alcuni gia’ fissati il prossimo 12 dicembre dinanzi alla Consulta per l’ammissibilita’, gli Avvocati Antitalikum prepareranno sul modello della iniziativa che ha avuto successo contro l’italikum un ricorso per la maggioranza dei distretti di Corte d’appello da presentare a cominciare dalla prima settimana successiva alla pubblicazione in Gazzetta ufficiale della legge”.
(Com/Ran/Dire
17:23 03-11-17 .
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