AskaNews, lunedì 11 dicembre 2017
Consulta decide domani ammissibilità 3 ricorsi contro Rosatellum
Roma, 11 dic. (askanews) – Domani la Corte Costituzionale si
riunirà in Camera di Consiglio per deliberare circa
l’ammissibilità di tre ricorsi per conflitto di attribuzione
relativi all’iter di approvazione della legge elettorale e la
questione di fiducia, promossi tra gli altri dall’Avvocato Felice
Besostri, Coordinatore degli Avvocati Antitalikum e da
Parlamentari e loro gruppi.
Due sono promossi contro l’approvazione con ricorso al voto di
fiducia per la legge n. 52/2015 (Italicum) da 4 Parlamentari e da
un gruppo parlamentare della Camera dei Deputati, il terzo
ricorso da due gruppi parlamentari di Camera e Senato contro la
procedura della terza legge elettorale, Legge Rosato (n.
165/2017), promulgata dal Presidente della Repubblica
successivamente al deposito del ricorso del 30 ottobre.
Questa mattina nel corso di una conferenza stampa alla Camera dei
Deputati è stato presentato il quarto ricorso per conflitto di
attribuzione relativo alla violazione degli artt. 3 e 48 della
Costituzione ad opera della Legge Rosato (n.165/2017), come
violazione del diritto del corpo elettorale come potere dello
Stato-Comunità menomato nelle sue attribuzioni di votare in
conformità a Costituzione.
“Si tratta di un ricorso inedito che si fonda sul fatto che la
Costituzione italiana, e solo quella italiana – ha dichiarato
l’Avv. Felice Besostri, coordinatore degli Avvocati Antitalikum –
è l’unica in cui viene detto chiaramente che la sovranità, non
discende ma, appartiene al popolo, e se uno esercita la sovranità
deve essere un potere dello Stato”.
(Segue)
Pol/Tor 20171211T171514Z
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AGI, lunedì 11 dicembre 2017
Rosatellum: domani Consulta decide su ammissibilita’ 3 ricorsi =
(AGI) – Roma, 11 dic. – Domani la Corte Costituzionale si
riunira’ in Camera di Consiglio per deliberare circa
l’ammissibilita’ di 3 ricorsi per conflitto di attribuzione
relativi all’iter di approvazione della legge elettorale e la
questione di fiducia, promossi tra gli altri dall’avvocato
Felice Besostri, Coordinatore degli Avvocati Antitalikum e da
alcuni parlamentari. Due ricorsi, ricorda una nota, sono stati
promossi contro l’approvazione attraverso il voto di fiducia
della scorsa legge elettorale, l’Italicum, da 4 parlamentari e
da un gruppo parlamentare della Camera dei Deputati; il terzo
ricorso e’ stato invece presentato da due gruppi parlamentari
di Camera e Senato contro la procedura della terza legge
elettorale, il cosiddetto Rosatellum bis, promulgata dal
Presidente della Repubblica successivamente al deposito del
ricorso del 30 ottobre. Questa mattina nel corso di una
conferenza stampa alla Camera dei Deputati e’ stato presentato
il quarto ricorso per conflitto di attribuzione relativo alla
violazione degli artt. 3 e 48 della Costituzione ad opera della
Legge Rosato (n.165/2017), come violazione del diritto del
corpo elettorale come potere dello Stato-Comunita’ menomato
nelle sue attribuzioni di votare in conformita’ a Costituzione.
“Si tratta di un ricorso inedito che si fonda sul fatto che la
Costituzione italiana, e solo quella italiana – ha dichiarato
Besostri, coordinatore degli Avvocati Antitalikum – e’ l’unica
in cui viene detto chiaramente che la sovranita’ non discende
ma appartiene al popolo, e se uno esercita la sovranita’ deve
essere un potere dello Stato. In una Repubblica democratica con
forma di Governo Parlamentare, come e’ la nostra, l’esercizio
piu’ importante della sovranita’ e’ quello della partecipazione
alle elezioni, quindi quella esercitata dal corpo elettorale”.
Ne discende, secondo Besostri, che “i singoli elettori
dovrebbero scegliere i propri candidati ma il corpo elettorale
nel suo complesso elegge il Parlamento di cui ogni membro
rappresenta la Nazione, non chi l’ha votato o il territorio in
cui viene eletto”. Noi invece dal Porcellum all’Italicum ed ora
al Rosatellum diamo voti che nel caso di premio di maggioranza
hanno effetti su tutti i collegi del territorio nazionale
grazie a un algoritmo. In altre parole ci sono Parlamentari
eletti grazie a un premio di maggioranza raggiunto grazie al
voto di elettori non della loro circoscrizione”. (AGI)
Red/Ser
111722 DIC 17
NNN
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ANSA Notiziario Nazionale, lunedì 11 dicembre 2017
>>>ANSA/ L.elettorale:domani a Consulta ‘conflitto’su Rosatellum
>>>ANSA/ L.elettorale:domani a Consulta ‘conflitto’su Rosatellum
Strada stretta per ammissibilità. Rosato, tranquillo al 101%
(ANSA) – ROMA, 11 DIC – Il padre della legge, Ettore Rosato,
si dice “tranquillo al 101%” sull’esito del ricorso sul
Rosatellum che la Corte Costituzionale è chiamata a esaminare.
“La mia legge elettorale ha scontentato tutti ma è stata la
legge più votata di sempre nella Storia della Repubblica
italiana”, dichiara il capogruppo Pd alla Camera ospite di “Un
Giorno da Pecora”.
Sotto il faro della Consulta domani pomeriggio a partire
dalle 16 ci saranno quattro ricorsi per conflitto di
attribuzione tra poteri dello Stato. Due in realtà riguardano
l’Italicum, due il Rosatellum. Ma il problema alla base è lo
stesso: l’approvazione con il ricorso al voto di fiducia. A
promuovere le azioni il Codacons, alcuni parlamentari e i
capigruppo dei Cinquestelle a Camera e Senato. Questo
rappresenta una novità, perché la Corte – che per il momento
deve valutare non le questioni legate all’iter della legge, ma
se i conflitti siano ammissibili – deve in prima istanza
stabilire se singoli parlamentari possono configurarsi come
poteri dello Stato. I ricorrenti e i legali che li sostengono –
tra cui Felice Besostri e Michele Ricciardi, già promotori delle
azioni contro l’Italicum – ne sono convinti. Perché, dicono,
“ogni membro del Parlamento rappresenta la nazione” dal momento
che “la Costituzione italiana afferma che la sovranità
appartiene, e non promana o discende, dal popolo”. Quindi, “il
corpo elettorale è un potere dello Stato”. E senza una
pronuncia, “potremmo ritrovarci di nuovo nella situazione di
andare a votare con una legge incostituzionale e di avere così
un Parlamento eletto attraverso un meccanismo illegittimo”. Un
film già visto.
Un ragionamento che se accolto dalla Corte, le consentirebbe
di passare a valutare nel merito il Rosatellum per stabilire se
presenti o meno profili di incostituzionalità. Profili che per i
ricorrenti sono parecchi: un premio di maggioranza “nascosto”,
perché da una parte non è ammesso il voto disgiunto e dall’altra
non è previsto lo scorporo che avrebbe lo scopo, come lo aveva
nel Mattarellum, di “non contare due volte il voto”; liste corte
di massimo quattro candidati, che per come sono congeniate e per
effetto delle pluricandidature, sono “una truffa”, secondo
Besostri, e rischiano di determinare “liste incapienti, con un
numero di candidati insufficiente a coprire i posti previsti nel
collegio e un fenomeno di ‘migrazione'” degli eletti. Ma i
ricorrenti hanno di fronte a sé una porta piuttosto stretta.
“Il Rosatellum – osserva il giurista Gianluigi Pellegrino –
presenta, a mio giudizio, clamorosi elementi di
incostituzionalità. Il principale è che se nella quota
uninominale un candidato va benissimo, ma non vince anche per un
solo voto, non viene eletto e i voti vanno alle liste bloccate
plurinominali. Questo non toglie che i conflitti presentati
siano a mio avviso inammissibili, sia dal punto di vista
oggettivo cioè relativamente alla materia del conflitto, sia dal
punto di vista soggettivo, perché il singolo parlamentare non è
un potere dello Stato: lo è il Parlamento nel suo
complesso”.(ANSA).
BOS
11-DIC-17 20:28 NNN
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