Giusto ma le manovre delle multinazionali non avrebbero successo senza la complicità di governi nazionali, che assecondano i loro piani. Le multinazionali fanno i loro interessi, che sono contrapposti ai nostri, ma i governi Renzi e Gentiloni  sono ancora più colpevoli in quanto agiscono contro il loro popolo. Bisogna parlare anche delle loro responsabilità, altrimenti sembra una tacita ASSOLUZIONE.
Felice C. Besostri

Il Risorgimento Socialista denuncia l’azione delle multinazionali agricole, ed incita le Comunita’ agricole e tutto il mondo produttivo contadino e cooperativo del nostro paese a costruire un fronte comune per resistere alla loro azione .
Anche questa é una vera e propria lotta di Liberazione Nazionale per la tutela della nostra Sovranita’ Costituzionale.
Il Risorgimento Socialista denuncia in particolare l’azione potenzialmente genocida, delle multinazionali che operano nel campo agricolo, che puntano ad appropriarsi di tutto il know-how necessario a sostenere i processi produttivi essenziali per l’alimentazione globale, e a distruggere i processi produttivi agricoli autonomi e legati ai territori, fondati su un sapere tradizionale, trasmesso per apprendimento, autoctono, e libero da vincoli di esclusività proprietaria.
Come sta’ accadendo la produzione dell’olio d’oliva nel nostro paese, posta direttamente sotto attacco in modo subdolo e violento nel nostro Salento, prima con la distruzione delle piante a causa della Xylella, nonostante moltissimi esperti indipendenti certificassero che sarebbe stato sufficiente solo sottoporli ad una forte potatura per salvarli, ed ora per realizzare tracciati di Gasdotti ed Oleodotti che non possono sopportare Varianti di Salvaguardia Territoriale.

Distruggere gli ulivi significa distruggere, oltre che una fonte di ricchezza nazionale, una delle stesse essenze ambientali costitutive della nostra cultura nazionale .
E’ la prova che la distruzione dei valori culturali di un popolo é un intento primario del sistema finanziario moderno, e corrisponde ad una esigenza di omologazione comportamentale e culturale globale, utile a consolidare la standardizzazione delle produzioni e dei consumi all’interno del del commercio mondiale, che costituisce, assieme alla esclusività della propria offerta sul mercato, uno dei fattori principali della possibilità di dare continuità ai profitti delle mulinazionali.

Franco Barlolomei