«Volpedo, in provincia di Alessandria, nella valle del torrente Curone, ai piedi dei colli tortonesi, è il paese in cui Giuseppe Pellizza dipinse alla fine dell’Ottocento le tele immortali di “Fiumana” e di “Quarto Stato”, emblemi universali dell’iconografia del movimento operaio socialista, allora nascente.

Il ”Gruppo di Volpedo” trae esplicitamente il proprio nome dal richiamo a questa località evocativa, ai confini tra le tre regioni del Piemonte, delle Liguria e della Lombardia.

Il Gruppo è in effetti una Rete di associazioni, che raccoglie circoli politico-culturali (ma anche singoli compagne e compagni) di ispirazione socialista e libertaria operanti nell’area del Nord-Ovest d’Italia.

Volpedo ospita la sede legale del Gruppo, ed è anche il luogo in cui il Gruppo stesso ha preso ad organizzare – a scadenze annuali – dei grandi incontri collettivi, in cui rilanciare, dallo scenario dal forte richiamo simbolicodella piazza del Quarto Stato, la prospettiva di una riscossa del Socialismo.

La nascita del Gruppo risale in effetti al mese di ottobre del 2008, allorquando, a GALLIATE in provincia di Novara, in un Convegno promosso da Labouratorio Piemonte, alcuni circoli del Nord Ovest d’Italia decisero di rilanciare con particolare forza il metodo e la prassi del Socialismo democratico quale fondamentale orizzonte di riferimento per la Sinistra italiana.

Il PRIMO INCONTRO DI VOLPEDO, tenutosi il 29 novembre 2008 sancì formalmente la nascita del coordinamento del Gruppo, ed adottò l’APPELLO AI SOCIALISTI OVUNQUE ESSI SIANO che può essere considerato da questo punto di vista il nostro documento fondativo.

Esso aveva tra l’altro la caratteristica, che sin dal principio ha conferito al Gruppo uno dei suoi tratti connotativi più peculiari.

Il Gruppo di Volpedo è infatti caratterizzato non soltanto da una precisa ispirazione socialista e libertaria, ma anche da una spiccata propensione europeista, o meglio dall’idea che per un nuovo Socialismo all’altezza delle sfide del secolo XXI vi sia la necessità di una forte apertura verso forme organizzative di respiro europeo – oltre che verso modalità partecipative più aperte e plurali – e che questa costituisca anzi un’esigenza assolutamente primaria ed irrinunciabile.

L’Appello di Volpedo, individuava non a caso la dimensione europea come la prospettiva più coerente e sensata per un’azione politica davvero efficace e fattiva, e proprio per questo invocava la trasformazione del Partito Socialista Europeo in un partito transnazionale, da immaginare come un soggetto aperto e plurale al quale fosse possibile aderire individualmente e singolarmente.

Resta questo uno dei nostri obiettivi di fondo.

Nel frattempo però, nell’ottobre del 2009 durante il SECONDO INCONTRO DI VOLPEDO, il Gruppo ha assunto in particolare anche un nuovo complesso documento politico: il MANIFESTO DI VOLPEDO.

Si tratta di un testo pervaso da una spiccata ispirazione laicista e da una concezione libertaria della politica e delle istituzioni. Ma si tratta soprattutto di un documento in cui sono state tracciate le grandi direttrici di riferimento per una nuova azione politica di Sinistra volta a lottare contro ogni forma di diseguaglianza e di sfruttamento, a contrastare la distruzione dell’ambiente e ad estendere ed ampliare ovunque e dovunque gli spazi di libertà, di democrazia e di partecipazione per tutti gli esseri umani.

Il TERZO INCONTRO DI VOLPEDO affronta le problematiche relative alla forma dei partiti socialisti, sia in Europa che in Italia, ed adotta un documento impegnativo per gli aderenti al Gruppo: il PATTO DI VOLPEDO 2010.

Assieme all’APPELLO del 2008 il MANIFESTO del 2009, il PATTO definisce dunque in modo piuttosto evidente la natura ed il modo di operare del Gruppo di Volpedo, e ne delinea gli orientamenti di fondo.

In generale, è peraltro una convinzione radicata nel Gruppo di Volpedo, l’idea che circoli ed associazioni rappresentino una forma di partecipazione politica e civile particolarmente vitale e che costituiscano una componente fondamentale ai fini di un reale rilancio della Sinistra in Italia come in Europa.

Anche per questo, dunque, il Gruppo, nel giugno del 2010, ha scelto di dotarsi di una veste organizzativa più compiuta, adottando un proprio STATUTO e definendo con maggior precisione la propria articolazione interna.

La caratteristica precipua del Gruppo stesso resta in realtà quella di essere una realtà associativa aperta e composita, costituita cioè da circoli politico-culturali che mantengono una notevole autonomia di iniziativa e di movimento.

Ma i singoli circoli che ne fanno parte hanno nel contempo riconosciuto di condividere delle finalità e degli scopi comuni, e per questo hanno per l’appunto pensato di meglio precisare le forme ed i modi della loro attività collettiva.