Comunicato 1/2017

La guerra contro le liberticide leggi elettorali che, sotto l’alta guida del loro comandante in capo, i socialisti italiani, inferiori per numero e per mezzi, iniziarono nove anni fa contro le armate del Porcellum e che, con fede incrollabile e tenace valore, condussero per più di 100 mesi, è vinta.

La gigantesca battaglia ingaggiata lo scorso anno, ed alla quale prendevano parte migliaia di socialisti e democratici indomiti, contro l’Italikum e le preponderanti forze renziane, è finita.

La fulminea e arditissima udienza di ieri e la sentenza della Corte Costituzionale, hanno sbarrato le vie per la rivincita alle armate avversarie, travolte ad occidente dai socialisti dei reggimenti del Gruppo di Volpedo, ad oriente dalle compagnie dei socialisti del triveneto e dell’Emilia, al centro ed al sud dai reggimenti dei guastatori socialisti, ed ha segnato una pesante sconfitta per il fronte avversario. Dal Monte Bianco a Trieste, dalla Pianura Padana alla Sicilia, l’irresistibile slancio dei socialisti e dei democratici sta avviando il recupero dei territori italiani, resistono solo le sacche di indomiti del maggioritario.

Dalla capitale d’Italia il comando in capo dell’esercito dei socialisti lancia l’ordine di procedere senza indugi nella lotta in campo aperto, anelante di ritornare sulle posizioni che i socialisti già occupavano e che mai aveva considerate perdute.

L’Esercito avverso, nell’accanita resistenza dei primi giorni dopo la sconfitta al referendum del 4 dicembre, ha subito perdite gravi, la ritirata sta riducendo i suoi spazi di manovra. I resti di quello che fu uno dei più potenti partiti italiani tentano disperatamente di riordinare le truppe per recuperare le posizioni che avevano occupato con tanta orgogliosa sicumera*.

F i r m a t o

(Per il comando in capo dei socialisti anti-Italikum)

Felice Besostri 😉